lunedì 2 marzo 2015

The NEW 52 Story: La Notte dei Gufi [Parte 3]


Mentre in tutta Gotham si conclude la lotta degli alleati di Batman contro i pericolosissimi Artigli, il Cavaliere Oscuro riesce a respingere l'attacco a Villa Wayne ed a conoscere la verità che si celava nel cuore della centenaria Corte dei Gufi. Le sue indagini lo portano in un nascondiglio segreto della setta dove ad attenderlo c'è uno spettacolo raccapricciante. Senza darsi per vinto, infine, arriverà ad affrontare l'uomo di punta della Corte, la cui identità riserverà non poche sorprese!




Titolo: Gangland Style
Tratto da: Birds of Prey #9
Data: Luglio 2012
Pubblicazione italiana: Birds of Prey #3
Data: Gennaio 2013

Henry Ballard ricorda com'era Gotham City nel 1847. Già a quel tempo un posto violento, invasa da bande di stupratori e ladri. Tuttavia, c'era un altro clan ben più potente di loro, la Corte dei Gufi di cui lui era, ed è oggi un loro Artiglio.

La Notte dei Gufi. Ore 20.20.

Black Canary e Katana stanno combattendo quell'Artiglio su cui neppure la spada di Tatsu sembra avere effetto. Questo perchè, stando alle parole del marito, il loro nemico non ha nessuna anima da poter colpire. Ballard blocca Dinah la quale è costretta ad usare il suo Urlo Sonico per scrollarselo di dosso ma la ragazza rimane stupita di come il suo attacco, che avrebbe distrutto il cranio di un comune essere umano, non gli ha provocato alcun danno.

Le due ragazze si stavano allenando insieme quando Batgirl le chiamò per avvisarle della Corte dei Gufi e della richiesta di Batman di aiutarlo a respingere i loro Artigli. Quello in particolare, sembrava essere a conoscenza di ogni cosa le riguardasse tant'è che, prima di localizzare loro due, aveva già affrontato Poison Ivy. Vedendo che nessuno dei loro attacchi ha effetto su di lui, decidono di scappare via.

Si rifugiano nella Chiesa di St. Francis, dove Black Canary aveva combattuto una volta e quindi, conoscendo l'ambiente, avrebbero saputo come sfruttarlo a proprio vantaggio. All'interno, Katana le fa notare che ha avuto l'impressione che stesse trattenendo i colpi contro l'Artiglio e che non deve provarci, poichè quell'essere è già morto. Dinah le risponde che da quando è morto il marito non fa altro che rivivere quell'orribile notte e la fa stare male. Tatsu la zittisce, e Black Canary riconosce un rumore familiare. Si affaccia in strada e vede la sua amica Starling a bordo della sua auto che investe l'Artiglio e si schianta contro la parete della Chiesa, coinvolgendo nell'urto anche il loro nemico.

Starling si avvicina a lui, gli leva la maschera e rimane sorprese nel vedere che non è altri che un vecchio decadente. Questi la prende per il collo e, anche se avrebbe potuto ucciderla subito, preferisce aspettare l'arrivo delle sue amiche così da poterle uccidere tutte insieme. Il combattimento si fa violento e Katana sta per essere uccisa. Viene salvata dall'intervento repentino di Batgirl, che impicca l'Artiglio ad uno delle sporgenze della Chiesa.

Mentre si allontanano dall'assassino, Barbara spiega alle ragazze che Batman ha scoperto che, abbassando la temperatura corporea degli Artigli, questi si disattivano. Si dirigono alla stazione ferroviaria e sperano di trovare in fretta un vagone che abbia una cella frigo. Quando lo trovano, cercano di attirare il loro nemico per buttarlo all'interno ma la situazione risulta molto più difficile di quanto pensassero.

Poison Ivy, appare dietro di loro e, prendendo l'Artiglio con sé, si lancia all'interno del vagone, rassicurando le amiche che esistono piante che possono vivere a basse temperature e che queste sicuramente la proteggeranno. Mentre fa chiudere il portellone, dice loro di non dimenticarsi di lei.

Con l'arrivo di Poison Ivy, Dinah si ricorda di una promessa che le aveva fatto mesi prima e quindi, appena conclusa la missione per Batman, si dovranno dirigere in Amazzonia.

Titolo: I Can No Longer Be Broken
Tratto da: Batman the Dark Knight #9
Data: Luglio 2012
Pubblicazione italiana: Batman: Il Cavaliere Oscuro #3
Data: Febbraio 2013

La Notte dei Gufi. Ore 22.55.

Lincoln March, candidato a Sindaco di Gotham, viene attaccato da un'Artiglio e ferito a morte. Nonostante il dolore, riesce ad allontanare l'aggressore con una pistola elettrica. L'arma della Corte dei Gufi non è in forma come un tempo ed a causa delle reazioni lente del suo corpo, non è pronto per gestire gli imprevisti. Un'ombra gli si para davanti e si domanda chi sia, ma il pensiero s'interrompe quando Lincoln gli spara in un occhio.

La storia dell'Artiglio nacque anni prima, al Circo Haly. Il suo nome era Alton Carver, e faceva acrobazie da quando aveva imparato a stare in piedi, lanciava coltelli e faceva i numeri con il fuoco, ma il numero della fune gli metteva agitazione. Un giorno, il direttore, per non fargli avere più paura di nulla, lo rinchiuse in una roulotte a cui diede fuoco. Quando riuscì ad uscire, qualcosa dentro di lui morì ed il direttore gli diede il benvenuto nella Corte dei Gufi. Diventò un Artiglio e fu tra quelli che rivestirono quel ruolo per più tempo. Era sempre stato un'arma silenziosa ma, un giorno di 26 anni fa, commise un errore. Un membro della Corte gli disse che stava commettendo troppi errori e per questo era stato proposto di sollevarlo dall'incarico dato che avevano anche trovato il suo sostituto.

Gli diedero un'ultima possibilità ma lui, prima di portarla a termine, andò al Circo Haly incuriosito di conoscere chi sarebbe stato a sostituirlo. Capì immediatamente chi era, guardando le acrobazie del più piccolo dei Grayson Volanti e, per la prima volta, provò paura per sé stesso. Purtroppo, a causa di questa deviazione al Circo, perse tempo e dovette portare a termine la missione attaccando apertamente per strada, dove, per la seconda volta, provò paura quando Batman, gli si lanciò contro e riuscì a fermarlo.

Riuscì a tornare alla base, dove attribuì la sua sconfitta ad un pipistrello gigante. Per il fallimento della sua missione venne messo a riposo, durante il quale sognò l'enorme mostro che era l'origine delle sue paure. Il sogno durò fino a quando, un'ora fa circa, la Corte non lo richiama in servizio, insieme agli altri Artigli, con l'ordine di uccidere le persone influenti di Gotham.

Dopo aver ferito a morte Lincoln, viene distratto dall'arrivo della sua paura, Batman, e quell'esitazione permette alla sua vittima di spararlo in un occhio. Quando si riprende, si rende conto che la sua paura non è altri che un uomo e, sapendo questo, si convince che può ucciderlo. Batman è sul corpo del candidato Sindaco e viene attaccato alle spalle dall'Artiglio con il quale comincia una violenta battaglia, che termina con quest'ultimo che precipita dalla finestra e si spiaccica al suolo.

Sul tetto del palazzo, Batman dice a Red Robin, Nightwing e Robin che l'Artiglio si è salvato e va trovato prima che possa tornare nuovamente a far male. Questi, infatti, è riuscito a salvarsi scappando nelle fogne, dove lentamente sta recuperando le forze e perdendo la paura che aveva!

Titolo: First Snow
Tratto da: Batman Annual #1
Data: Luglio 2012
Pubblicazione italiana: Batman: La Notte dei Gufi Speciale
Data: Gennaio 2013

Al Manicomio Arkham, Mr. Freeze racconta allo psicologo della struttura di quando la madre cadde in un lago ghiacciato quasi trent'anni prima, mentre lo accompagnava ad una gara di pupazzi di neve. Il Dottor Kearney, gli domanda cosa sia successo dopo e lui risponde che il ghiaccio l'ha conservata in attesa dell'arrivo degli aiuti.

Lo psicologo gli fa notare che sta facendo lo stesso anche lui con Nora, ma Victor non ne vuole parlare. Kearney, però, vuol sentirne di più sui "gufi" che, a detta di Mr. Freeze, lo avrebbero ingannato, rubando la sua formula per riportare i loro soldati in vita e poi tentando ad ucciderlo ma il dottore pensa che la loro richiesta di resuscitare qualcosa che era gelido ha fatto leva sul desiderio di Fries di salvare Nora e questo l'ha spinto a cadere in una trappola che direttamente lui ha costruito per sé stesso.

Mr. Freeze non desidera continuare quella discussione e chiede al dottore un pastello. Questi gli dice che non potrà tramutarlo in un'arma per scappare perchè è fatto di cera alcolica ma a lui non interessa e, dopo avergli rotto l'osso del collo, usa quel pastello per ricablare l'impianto di raffreddamento della sua cella portandola a 70° sotto zero.

Diramato l'allarme, le guardie armate tentano di fermarlo ma è tutto invano. Dopo averle congelate e strappato un dito ad una di esse, si reca al caveau degli oggetti confiscati e, usandolo, apre la porta e recupera la sua tuta protettiva.

Oramai fuori dal Manicomio Arkham va all'Iceberg Casino dove Pinguino gli domanda cosa stia cercando di fare. Gli risponde che vuole liberarsi di quella città e dopo essere stato tormentato dai pipistrelli e sfruttato dai gufi, vuole pareggiare i conti una volta per tutte. Dopo aver recuperato sua moglie Nora, lascerà Gotham per sempre e, per farlo, ha bisogno delle sue armi. Oswald è divertito da ciò che ha ascoltato e gli dice, dopo avergliele date, che prima di andare via deve giustificare la sua visita rendendo più realistica una sua presunta rapina. Uccide svariati uomini del Pinguino ed è pronto a vendicarsi dell'uomo che gli ha portato via la sua Nora.

Circa sei anni prima, Bruce Wayne ritornò a Gotham dopo essere stato lontano per svariati anni. Lucius Fox lo portò al laboratorio di crionica dove conobbe per la prima volta Victor Fries, che lavorava a quel progetto. Bruce non vedeva di buon occhio le sue ricerche e fece capire a Victor che lo avrebbe osservato attentamente finchè non avrebbero stabilito cosa fare con i suoi progetti. Quando Wayne lasciò la stanza, Fries andò alla cella crionica di Nora e le promise che non avrebbe permesso a nessuno di portarla via da lui.

Adesso, Mr. Freeze ha fatto irruzione nel suo vecchio laboratorio e, arrivato nei pressi della cella crionica, si accorge che non è quella di sua moglie. Nightwing e Robin lo stavano aspettando e gli intimano di arrendersi ma è tutto invano. Il criminale li attacca e dopo aver congelato il bracco di Robin viene fermato dalla voce di Bruce Wayne proveniente dagli altoparlanti, la quale gli diceva che se voleva sua moglie doveva lasciare stare i suoi due avversari e salire fino all'attico, dove i due avrebbero potuto parlare da uomo a uomo.

Mentre sale, si ricorda di quando Wayne gli ordinò di smantellare le sue ricerche, in quanto già mesi prima gli aveva detto di smetterla di portare avanti i suoi esperimenti privati. Victor cerca in tutti i modi di fargli cambiare idea ma Bruce era categoricamente fermo sulle sue decisioni. Fries non sopportò quella sconfitta e scagliò una sedia contro Wayne che colpì in pieno dei contenitori di sostanze chimiche. Esse avvolsero totalmente il corpo di Victor, cambiando la sua struttura fisica e rendendolo il criminale che è oggi.

Salito all'attico, sente già di gustarsi la vendetta contro Bruce Wayne ma, con sua delusione, ad aspettarlo trova il Cavaliere Oscuro. I due cominciano a combattere e Batman cerca in tutti i modi di fermarlo senza procurargli molto dolore. Mr. Freeze gli risponde che non la smetterà fino a quando la sua tuta non sarà sporca del sangue di Wayne e non potrà andarsene via con sua moglie. Batman gli risponde che entrambi sanno che non è come dice lui.

Nora Fields era nata nel 1943 e le venne diagnosticata la malattia cardiaca incurabile quando aveva appena finito il college. La sua famiglia decise di sottoporla ad una controversa nuova terapia secondo la quale, un giorno, la donna sarebbe stata curata ed avrebbe potuto continuare la sua vita. Fu la prima a sperimentare la Stasi Criogenica su cui Victor scrisse la sua tesi di dottorato. Quello che prova Mr. Freeze per lei, non è amore verso la donna in quanto tale, ma è la sua ossessione per il gelo che l'ha fatto illudere sul ruolo di quella donna nella sua vita.

Mentre combattevano, Batman infila nella tuta di Victor uno dei tubetti del composto che la Corte ha usato per risvegliare gli Artigli, facendogli salire la temperatura corporea e rendendogli difficile qualsiasi movimento. Mentre guarda il corpo di Nora oramai irraggiungibile per lui, ricorda un giorno di molti anni prima, di quando era piccolo.

Era passato un anno da quando la madre cadde nel lago ghiacciato. Insieme stavano andando nuovamente alla festa dei pupazzi di neve ma, questa volta, la mamma era su una sedia a rotelle e presentava evidenti problemi cerebrali. Per il ragazzo rappresentava un problema insopportabile e giunti nello stesso posto dove accadde l'incidente, la lasciò cadere ed affogare.

Titolo: Mirrors Comes In All Sizes
Tratto da: Catwoman #9
Data: Luglio 2012
Pubblicazione italiana: Catwoman #3
Data: Febbraio 2013

Nella Gotham del 1665, l'Artiglio Ephraim Newhouse deluse la Corte dei Gufi, poichè, durante la sua ultima missione, attirò troppo l'attenzione, uccidendo soldati inglesi e perdendo una del sue sacre lame. Non fu la prima volta che li deluse, per questo motivo, fu disonorato e "ritirato" dal servizio.

La Notte dei Gufi, Ore 17.24.

Mentre Catwoman e Spark aspettano che il Pinguino lasci il suo appartamento per poterlo svaligiare, la Corte dei Gufi rilascia su Gotham i suoi Artigli. Ad Ephraim viene detto che, per ristabilire il suo onore, dovrà portare a termine l'incarico di assassinare Oswald Cobblepot, uno di coloro che alimenta la feccia nella città.

La Notte dei Gufi, Ore 02.03.

Vedendo l'auto del Pinguino allontanarsi, Catwoman e Spark decidono di entrare in azione. Non hanno idea, però, che il padrone di casa è ancora all'interno a parlare di affari al telefono. Le sue faccende vengono interrotte dall'irruzione dell'Artiglio, che fa fuori due delle sue guardie del corpo e poi rimane sorpreso quando si accorge che il Pinguino ha, in una bacheca, il pugnale sacro che perse oltre quattrocento anni prima.

Dal lucernario, Catwoman e Spark assistono a quanto sta succedendo. Il ragazzo spinge Selina ad andare via ma quest'ultima non lo sta a sentire e va ad attaccare l'Artiglio. Fin da subito si rende conto che non è un nemico che può affrontare da sola ma Spark interviene per aiutarla. Combattono duramente e Catwoman è costretta a pugnalarlo al collo per fermarlo.

Sono convinti di averlo sconfitto. Spark recupera il Pugnale di Aves e dice a Catwoman che è ora di andarsene, ma l'Artiglio si risveglia e lo blocca per il collo, poichè non lo farà fuggire con qualcosa che gli appartiene. Ha deluso la Corte ed ora che ha l'hanno fatto ritornare, ha la possibilità di redimersi. E' stato il fato a portarlo nella casa dove c'era la sua lama sacra perduta ed ora, grazie ad essa, sarà nuovamente integro.

Lo sta per uccidere e Selina lo ferma, dicendogli che il set completo è di cinque pugnali e lei è disposta a dargli i quattro mancanti, a patto che lasci andare l'amico. L'Artiglio si convince ma, appena lascia il collo di Spark, il Pinguino gli spara alla testa, facendogliela saltare in gran parte.

Cobblepot dice ai due che gli deve un favore per cui gli lascia prendere il pugnale. Spark invita nuovamente l'amica ad andare via, ma Catwoman gli chiede di consegnarle quell'arma. Trascina il corpo dell'Artiglio accanto al Bat-Segnale e lo attiva, lasciando su di esso i 5 pugnali in senso di rispetto e misericordia.

Titolo: Assault on the Court - The Fall of House of Wayne Part 2
Tratto da: Batman #10
Data: Agosto 2012
Pubblicazione italiana: Batman #10
Data: Febbraio 2013

Valutato svariate decine di milioni di dollari, il complesso abitativo più sicuro e ricco di comfort di tutta Gotham, che occupa gli ultimi tre piani del Powers Hotel, è abitato dal patriarca della famiglia Powers, Joseph, e da sua moglie Maria. Protetto dalle guardie dell'albergo e dotato di sistemi di sicurezza all'avanguardia, le sue porte non sono mai state violate da visitatori non invitati, fino a questa notte.

La Signora Powers, aperta la porta del suo attico extra lusso, rimane sconvolta nel constatare che qualcuno è penetrato all'interno mettendo a soqquadro l'intero appartamento. Ritorna nell'ascensore per chiamare la sicurezza e, mentre chiude le pesanti porte a sbarre metalliche, Batman le si para davanti e le mostra una maschera della Corte dei Gufi.

Da dietro la porta a barre metalliche, Maria gli dice subito che non è del marito e l'Uomo Pipistrello le risponde che, infatti, appartiene a lei, dato che quella di Joseph è sparita. Le chiede dove si trova e la donna gli risponde che è partito all'estero. Aggiunge poi che lui ed i suoi amici si stanno illudendo di avere un vantaggio sulla Corte e ci tiene a precisare che non è come credono. Gli consiglia addirittura di lasciare la città, ma Batman le risponde che dovrà abituarsi a vedere il mondo attraverso le sbarre.

Quella di Batman era una semplice tattica intimidatoria e, appena la lascia sola, la donna chiama il marito. Alfred, dalla Bat-Caverna comincia a tracciare la telefonata e nel frattempo avvisa Bruce che gli Artigli catturati sono in stasi conservativa. Mentre sorvola Gotham, il maggiordomo gli dice che la telefonata proveniva da qualche parte nel South Side e Batman, con un colpo d'intuizione, capisce che è partita dal n° 77 di Irvington.

Quando Alfred gli chiede come ha fatto ad indovinare, Bruce ripensa agli insegnamenti di Henry Ducard. Secondo a ciò che diceva, mentre si lavora ad un caso può capitare di provare una sensazione particolare che ti colpisce quando tutti i pezzi iniziano a scivolare al loro posto e la risposta che hai duramente cercato comincia a formarsi. E' come se qualcosa ti tornasse in mente, non una scoperta vera e propria, ma qualcosa che avevi sempre avuto davanti al naso e a cui non avevi mai dato peso.

Batman l'ha provata quella sera, quando Lincoln March gli ha dato la sua lista di nomi ed ha letto il nome di Powers. Non solo perchè questi era il finanziatore dell'Aviario di Gotham e perchè era un grande collezionista di gufi rari. Ma perchè ha provato la stessa sensazione di ricordo che ha provato in quel momento, quando si è avvicinato ad Harbor House, l'edificio in cui, da ragazzo, iniziò a cercare indizi sulla Corte dei Gufi. Quella volta non scoprì nulla, ma stavolta farà sparire quella diabolica casta una volta e per tutte.

Entra in quella casa, oramai abbandonata, e comincia la sua ricerca. Stando ai rapporti di Alfred, molti degli attentati di stanotte sono stati evitati e la maggior parte degli Artigli non può più nuocere e nessuno, quindi, può proteggerli da lui. Sale in soffitta e, quando entra nella sala riunioni, rimane deluso nel vedere tutti i membri di spicco della Corte che, sapendo che la fine era prossima, si sono suicidati bevendo un vino avvelenato.

Nel salone di casa sua, Bruce Wayne non fa che pensare a come si sia conclusa quella vicenda ed a quella strana sensazione che ci sia qualcosa di sbagliato, come se quella morte non fosse stata altro che una messinscena organizzata da qualcuno rimasto nascosto ma vicino per tutto il tempo. Quando si sta preparando per un incontro importante, mentre osserva il quadro dei suoi genitori, improvvisamente ha un'altra intuizione e, chiedendo ad Alfred di inventarsi una scusa per Bruce Wayne, va a catturare il vero artefice di tutto.

Va all'obitorio e, quando apre una delle celle dove si lasciano i cadaveri, scopre che è vuoto e, sul lettino, c'è un indizio di questo qualcuno che lo invita a raggiungerlo. Si reca quindi ad un vecchio orfanotrofio abbandonato in cui, quando era ancora in attività, numerosi bambini subirono abusi indicibili. Quando esclama di essere arrivato, viene immobilizzato da una rete metallica ed il responsabile gli chiede di dirgli il suo nome.

Bruce gli dice che di certo non è Lincoln March, perchè questi non è mai esistito se non come fantoccio della Corte dei Gufi. Continua dicendo che è un ladro e un traditore, un membro della casta che li ha traditi proprio quando il loro impero stava cominciando a crollare. Ha sottratto soldi ai membri principali, li ha invitati ad una riunione segreta e li ha avvelenati, facendolo sembrare un suicidio. Intanto aveva messo il suo nome sulla lista dei loro bersagli, facendo in modo che un Artiglio andasse ad ucciderlo, così da poter fingersi morto. Per sopravvivere ha utilizzato lo stesso serio che la casta ha dato agli Artigli per farli resuscitare.

Quando Bruce gli dice che la Casta gli darà la caccia, visto che quelli che ha uccisi erano solo una piccola parte, l'uomo gli risponde che sarà difficile per loro ucciderli. Gli racconta che, prima che si trovasse il siero per risvegliare gli Artigli, stavano pensando ad un uovo tipo di assassino del quale avevano progettato anche un costume che fosse in grado di resistere al Cavaliere Oscuro.

Mentre indossa questo costume, gli chiede nuovamente di dire il suo nome. Bruce gli racconta che lui doveva essere uno dei pazienti di quell'orfanotrofio e l'ha dedotto perchè, quando andò a trovarlo in ospedale, gli raccontò la storia della depressione nel terreno, di cui è vittima quella struttura. Sapeva che i documenti sulla Corte erano inattaccabili ed ha deciso di lasciargli un indizio. Lincoln gli risponde che ha dovuto farlo quando ha realizzato che Bruce Wayne era Batman. Inoltre, stesso quel giorno, la Corte gli disse che alla Wayne Tower l'Artiglio lo aveva attaccato per sbaglio, ma sapendo che questa era una bugia ha dovuto agire in quel modo.

Lincoln gli chiede nuovamente di dire il suo nome e, se proprio non vuole farlo, gli deve spiegare cosa l'ha spinto a cercarlo ed ad andare all'obitorio. Batman gli risponde che quel giorno alla Wayne Tower gli raccontò dell'incidente in cui morì sua madre e della spilla a forma di cuore che indossava. Quando, poco prima, ha visto il quadro dei suoi genitori, ha visto la stessa spilla al collo della madre.

Secondo Bruce, ha visto il quadro dei suoi genitori e l'ha usato per costruire tutta la sua farsa, ma Lincoln lo corregge, dicendogli che quella spilla veniva data alle madri dei bambini ricoverati in quell'orfanotrofio. Gli dice di essere suo fratello Thomas Wayne Jr., che a causa di un incidente nacque in anticipo e non era sano. Per questo motivo, i loro genitori lo affidarono a quell'orfanotrofio, che a suo tempo aveva un eccellente clinica pediatrica, dove sarebbe stato curato lontano dagli occhi indiscreti del mondo.

Batman gli dice che è pazzo, perchè i suoi genitori non avrebbero mai fatto una cosa del genere ad un loro figlio ma Lincoln è sicuro di ciò che dice e, dopo averlo invitato a liberarsi dalla rete che lo tiene bloccato, gli lancia la sua sfida: fratello contro fratello, gufo contro pipistrello!

In The Fall of House of Wayne, il padre di Alfred cominciò a scappare, sperando di riuscire a sfuggire alla furia dell'Artiglio. Nella lettera che scrisse per il figlio, mostrava tutta la sua paura degli orrori nascosti nello scantinato per i suoi padroni e per il loro figlio. Continuò la missiva, spiegando che Martha Wayne aveva intenzione di istituire una nuova scuola per i bambini disagiati della città, in modo da poterne costruire una migliore e più bella per il giovane Bruce e per il secondo bambino che sarebbe arrivato da lì a poco.

Un giorno, la madre ricevette una telefonata intimidatoria in cui veniva minacciata la vita del secondogenito che ancora doveva nascere, ma era una donna forte e non si lasciò impressionare facilmente. Anche Jarvis, la sera, ricevette una telefonata, in cui gli veniva chiesto di portare la Signora Wayne al porto per una chiacchierata tra amici e, se non lo avesse fatto, sia lui che i suoi padroni presenti, passati e futuri, avrebbero avuto brutte noie. Nello stesso istante in cui il maggiordomo chiedeva chi c'era al telefono, un enorme gufo colpì la finestra, morendo sul colpo.

Riferì l'accaduto a Martha, la quale non volle piegarsi, nonostante la gravidanza all'ultimo stadio. Jarvis l'assecondò, anche se sapeva di dover insistere a restare in casa quel giorno. Uscirono con l'auto e, mentre guidava, si fece l'idea di chi fossero gli aguzzini della famiglia Wayne. Sentiva la filastrocca dentro la sua testa risuonare sempre più forte, fino a quando non accadde l'incidente al maledetto incrocio tra la Lincoln e la March.

Titolo: My Brother's Keeper - The Fall of House of Wayne Conclusion
Tratto da: Batman #11
Data: Settembre 2012
Pubblicazione italiana: Batman #11
Data: Marzo 2013

Batman e Lincoln combattono duramente e quest'ultimo riesce a lanciare il primo attraverso un muro che da sull'esterno. Mentre cade, il Cavaliere Oscuro si aggrappa con il rampino al collo del suo avversario, che approfitta di quel momento per portarlo in giro nei cieli di Gotham e spiegargli come ha imparato a conoscere la città dal letto dell'orfanotrofio.

Gli racconta di come è cresciuto, consapevole di essere figlio di Martha e Thomas Wayne perchè è ciò che i gufi gli sussurravano nelle orecchie notte dopo notte. Convinto di avere un fratello che non è mai arrivato a salvarlo, si affidò totalmente ai gufi sia per essere tirato fuori da quel posto maledetto sia per venire guarito nel corpo e nella mente. Nonostante questo, aveva sempre in mente la speranza che il fratello perduto lo andasse a salvare ma quando questi tornò a Gotham e non lo considerò, capì che lo aveva abbandonato per potersi impadronire della città e per averla tutta per sé.

A fine racconto, Lincoln porta Batman davanti alla turbina di un aereo in volo e lo lascia cadere al suo interno. Bruce si aggrappa al bordo e fa resistenza ma il suo nemico lo incoraggia a lasciarsi andare. Mentre aspetta che molli la presa, gli spiega che nel tempo che ha passato a proteggere il suo piccolo regno, avrebbe fatto meglio a guardarsi le spalle da lui, che grazie ai Gufi, è diventato migliore e più forte.

Bruce gli dice che avrebbe fatto meglio a seguirlo lui quel consiglio e, proprio in quel momento, una mini bomba che Batman gli aveva piazzato dietro le spalle esplode, facendolo precipitare al suolo. Purtroppo, anche il Cavaliere Oscuro perde la presa e comincia a cadere.

Mentre cade è quasi portato a rinunciare e a lasciarsi andare, ma poi, guardando la città che si fa sempre più vicina, si ricorda che ha ancora qualcosa da fare e, utilizzando una delle sue corde, riesce a salvarsi aggrappandosi ad uno dei piloni della Wayne Tower in costruzione. Al suo interno, però, c'è Lincoln ad aspettarlo e, dato che Bruce non ha più forze, non ha modo di ribellarsi.

Questa volta Lincoln non vuole commettere errori e decide di distruggere la torre con entrambi al suo interno, visto che è sicuro che lui tornerà in vita grazie alla sostanza che gli circola nel sangue, a differenza di Batman. Prima di farla finita, gli racconta che il giorno in cui Bruce tornò a Gotham, lui si era ristabilito e la Corte aveva deciso di presentarlo al mondo come Thomas Wayne Jr. ma dovette ripensarci perchè il ritorno del figliol prodigo aveva portato troppa attenzione intorno alla famiglia Wayne.

Così inventarono Lincoln March, un ruolo che poteva interpretare per conquistare Gotham in maniera diversa. Ma lui voleva la città che gli spettava di diritto e senza finzioni ed ora, con Bruce prossimo a crollare insieme alla sua torre, quel sogno potrà realizzarsi. Ma Batman non è dello stesso avviso e quando l'avversario attiva degli esplosivi, si divincola dalla sua presa e si lascia cadere nella tromba dell'ascensore, riuscendo a salvarsi.

A casa, Bruce è al telefono con il Commissario Gordon, al quale comunica che ha provveduto a far esaminare le macerie e può tranquillizzarlo, in quanto non c'è stata nessuna vittima e non è stato ritrovato alcun corpo. Dopo aver chiuso la comunicazione, Dick Grayson lo raggiunge e si fa aggiornare sullo stato attuale della Corte dei Gufi.

Gli risponde che sta ancora indagando e che è estremamente difficile riuscire a capire quanto grande sia quell'organizzazione. Sa per certo che sono ancora la fuori e che sono feriti e farà in modo che non guariscano fino a quando non li avrà trovati tutti e cancellato ogni macchia passata della Corte. Gli Artigli li ha fatti portare in una crio-prigione che hanno costruito sotto Blackgate tramite i fondi Wayne mentre quelli ancora a piede libero li cattureranno presto.

Gli parla poi di suo fratello. Stando alle indagini che ha svolto, sua madre partorì veramente un secondo figlio che morì dodici ore dopo la nascita. Dick espone il sospetto che magari suo fratello avrebbe potuto essere sopravvissuto e che i suoi genitori l'abbiano spostato senza dire niente a nessuno. Bruce boccia categoricamente questa possibilità,perchè ha analizzato scrupolosamente i documenti che sono risultati non falsificati.
Inoltre, è riuscito a reperire alcuni registri scritti a penna di quell'orfanotrofio che fanno accenno ad un bambino senza nome, ricoverato una settimana dopo la morte di Thomas. Da questi documenti risultava che Martha visitava spesso quel posto, così come faceva con tutti i centri per cui faceva beneficenza per cui la spilla poteva essere una semplice onorificenza. Queste erano tutte prove che la Corte poteva aver usato per convincere Lincoln ad essere suo fratello ma, fino a quando non avrà il suo DNA, non si potrà mai avere certezza sulla faccenda. La Corte dei Gufi ha cercato di minare tutte le convinzioni di Bruce ma la sola cosa che non sono riusciti a scalfire è la sua fiducia nei suoi genitori ed è sicuro che se Thomas Jr. fosse sopravvissuto, glielo avrebbero sicuramente detto.

Cambiando discorso, Bruce dice a Dick che sa che è stato difficile per lui scoprire che sarebbe potuto diventare un Artiglio, ma ci tiene a specificare che a salvarlo non è stato il suo intervento, ma stesso lui, perchè sicuramente non avrebbe scelto quella strada. Conclude confessandogli che quel giorno non fu Bruce a salvarlo da un destino oscuro, ma fu Dick a salvare lui e continua a farlo ogni giorno.

Con questo discorso, l'astio tra i due generato ore prima nella Bat-Caverna scompare, così Dick gli domanda se ricostruirà la torre e Bruce gli risponde che la farà addirittura più alta di prima. Il ragazzo è contento che la Corte non abbia spaventato il suo mentore al punto da costringerlo a rintanarsi in fondo alla sua caverna e lui gli risponde che è esattamente il contrario. Prima che tutta questa storia cominciasse, era convinto che quella fosse la sua città, pensava di seminare nascondigli ovunque più per Batman che per la città stessa, ma poi ha realizzato che non era così, perchè l'anima di Gotham non sono i gufi o Batman, ma tutti coloro che la abitano.

Avendo imparato la lezione, rinnova la sua promessa a Gotham e quando i gufi si rifaranno vedere, Batman ci sarà sempre per difenderla!


In The Fall of House of Wayne, la fine di Jarvis Pennyworth è prossima, con le fiamme che invadono la casa cui l'Artiglio ha dato fuoco. Nelle ultime righe scritte per il figlio Alfred, spiega ciò che accadde dopo l'incidente. Il bambino che Martha aspettava, morì poche ore dopo il parto e la donna non riuscì a riprendersi completamente. Decisero di piantare un salice in onore del figlio perduto ma non aiutò a superare la tragedia, così Thomas decise che la famiglia avrebbe fatto un viaggio quell'estate, sperando che stando lontano dalla città sarebbero riusciti a superare il dolore.

Mentre li aiutava a fare le valigie, sperava di riuscire a dimenticare gli ultimi avvenimenti, proprio come aveva fatto il piccolo Wayne ma la sua mente si ostinava a ricordargli la telefonata minatoria che precedette l'incidente fatale. Dopo averli visti lasciare Villa Wayne, Jarvis ricevette una nuova telefonata da parte della Corte dei Gufi nella quale minacciavano sia lui che l'intera famiglia, compreso, quindi il piccolo Alfred.

A seguito di quella minaccia, tentò la fuga, ma purtroppo l'Artiglio era già sulle sue tracce. Aveva provato a rifugiarsi nella dependance di Villa Wayne, ma il suo inseguitore lo raggiunse e diede fuoco all'intera struttura, coinvolgendo il maggiordomo che stringeva tra le mani la lettera per l'amato figlio, che non ricevette mai l'ammonimento di non andare mai nella maledetta Gotham City.

Oggi, Alfred porta dei fiori sulla tomba del padre e Bruce gli dice che li avrebbe sicuramente apprezzati. Il maggiordomo non ne è convinto, visto che non aveva mai tempo per lui e, nel poco tempo che frequentavano insieme, criticava i suoi hobby e gli diceva di dedicarsi ad attività più ragionevoli.

Bruce, vedendolo preoccupato per aver trovato il nome dei Pennyworth nel Labirinto dei Gufi, gli dice che se vuole possono scoprire la verità sulla sua morte riesumandone il cadavere ma il maggiordomo ha già tutto ciò che gli interessa sapere sul padre, esattamente come Bruce conosce la verità sul suo povero fratello e sulle affermazioni assurde di Lincoln March.

Bruce gli dice che prima o poi scoprirà la verità su quest'ultimo ed Alfred lo corregge rispondendogli che verrà a conoscere i fatti, perchè se anche dovesse scoprire che tra loro due ci sia un legame di sangue, lui ha comunque perso un fratello in un incidente d'auto. Sapendo che quando sarà il momento Bruce farà ciò che riterrà giusto, conclude dicendo che, almeno per ora, gli spettri dei loro parenti perduti nel tempo meritano di riposare in pace. Mentre lo dice, un gufo si poggia sul grosso salice.



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