Il Dipartimento di Polizia, rimasto orfano del commissario in capo ucciso per mano di un folle omicida, ha bisogno di qualcuno che tenga le redini ed a farlo è Nathaniel Barnes, uomo ligio al dovere ed alle regole che non sopporta lo stato in cui versa la casa della legalità di Gotham. Supportato da Gordon, istituisce la Strike Force, squadra d'assalto composta da reclute che non hanno ancora subito il fascino della corruzione. Il responsabile della strage Theodore Galavan. intanto, con l'aiuto del Pinguino, del quale ha in ostaggio la madre, si sbarazza dei candidati a sindaco affinché possa essere l'unico a concorrere per quel ruolo.
Di seguito trovate recensito il quinto episodio della seconda stagione.
NOTA: Potreste trovare qualche innocente spoiler che comunque non vi rovinerà la visione.
L'episodio si apre mostrandoci un Pinguino estremamente preoccupato per sua madre, rapita da Galavan, ed obbligato, quindi, ad essere una marionetta nelle sue mani. La capacità di persuasione che Oswald ha mostrato in passato, non ha effetto sull'aspirante futuro sindaco ed è costretto a sottostare alle sue volontà. Quest'ultimo, intanto, ha rapito uno dei più importanti dirigenti delle Wayne Enterprises, il Sig. Bunderslaw, che è a conoscenza del giro di affari sporchi della società di cui vuol sapere ogni cosa. Ma non si limita solo a questo in quanto ha anche intenzione di coinvolgere Jim Gordon nel suo piano che si dimostra essere molto articolato e ben studiato.
Altrove, la Strike Force di Gordon entra in azione facendo irruzione in uno dei depositi bancari del Pinguino e riuscendo a sequestrargli quasi due milioni di dollari. Per Barnes è una grossa conquista ed è certo che Cobblepot accuserà il colpo. Ad accoglierli, tuttavia, c'è un uomo armato di lancia razzi che spingerà il nuovo capo del G.C.P.D, ad indagare sul traffico d'armi che impazza nella sua città. Questo lo porterà al MERC, un vero e proprio supermercato di pistole e affini che non ha mai ricevuto visite dalla polizia poiché chi lo gestisce è spalleggiato da consiglieri comunali corrotti.
Selina ha molto spazio in questo episodio in quanto le sue conoscenze saranno utili al Pinguino per un lavoro che deve svolgere per conto dell'onnipresente Galavan. Quest'ultimo ha talmente le mani in pasta su quanto avviene in città che l'idea che possa essere, in qualche modo, collegato alla famosa Corte dei Gufi viene spontanea. Nonostante la futura Catwoman sia implicata in un affare estremamente criminale, abbiamo modo di vedere anche il suo lato umano, lo stesso che le permette, da grande, di non oltrepassare quel confine che la farebbe diventare una nemica giurata del Cavaliere Oscuro.
Legato a Selina è anche il villain settimanale, interpretato da Michelle Ventimiglia. L'attrice veste i panni di Bridget Pike, una vecchia amica della futura Catwoman e vittima dei soprusi dei suoi fratellastri piromani che, a seguito di ciò che accade ad uno di loro, è costretta ad assumere un ruolo che inizialmente rifiuta ma che poi trova divertente al punto tale da spingerla a cucirsi un vero e proprio costume. E' la versione femminile di Firefly, villain storico di Batman nei fumetti.
Ho notato in questo episodio che alcuni personaggi hanno cominciato a mostrare un lato comico. Primo fra tutti il nuovo arrivato Barnes che fa sfoggio di un paio di battute divertenti. Cosa che fa anche Gordon in relazione ad una certa vicenda che vede coinvolto un Edward Nygma proposto in una veste inedita rispetto a come ce lo ha presentato lo show. E' una cosa che non mi aspettavo e non ricordo se anche in passato l'hanno fatto. Ammetto che mi ha fatto piacere questa intraprendenza da parte degli autori che dimostrano di non avere paura di mostrarci nuovi elementi atti a definire i personaggi che ci presentano ogni settimana.
Non è solo la componente umoristica ad avermi colpito ma anche alcune scene forti e sanguinolente. La prima, che avviene più o meno dopo a metà episodio, è telefonatissima mentre la seconda, collegata ad un oggetto che viene recuperato durante uno dei lavori che Galavan ha chiesto di svolgere al Pinguino, è interessante nella sua brutalità perché ci mostra un lato dei Wayne che ignoravamo, facendoci capire, finalmente, qual'è l'avvenimento accaduto nel passato che ha reso Theodore Galavan quello che è. Sempre rimanendo in tema di brutalità, anche il Pinguino ha modo di dire la sua, dimostrando di star lentamente somigliando alla sua controparte cartacea.
Il caso della settimana serve unicamente ad approfondire la trama principale che, con la spiegazione di ciò che è accaduto due secoli prima, comincia finalmente a definirsi. L'episodio si lascia vedere con piacere grazie all'alternanza di momenti action ben diretti e quel tocco di comicità che non guasta mai. Molto interessante l'intera parte finale con il Pinguino intenzionato a riscattarsi, Gordon inconsapevole del guaio in cui si sta cacciando, Galavan sicuro di avere la vittoria in mano, Bruce Wayne ignaro del pericolo che sta correndo e l'intera Gotham prossima alla distruzione per mano di "guerrieri che la città non ha mai visto prima", citando l'uomo incappucciato. Di chi starà parlando?
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