sabato 26 dicembre 2015

DC Review: Batman - Joker: L'Uomo che Ride

Titolo: Batman - Joker: L'Uomo che Ride
Autore: Ed Brubaker - Doug Mahnke - Sean Phillips
Collana: Grandi Opere DC
Editore: Lion Comics
Formato: 16,8 X 25,6
Pagine: 132
Caratteristiche: Cartonato
Prezzo: € 15,95

Poco prima di Natale, Lion Comics ci propone un volume contenente due storie con protagonista il diabolico Pagliaccio del Crimine. La prima, Batman: L'Uomo che Ride, fa parte dell'universo canonico della DC Comics precedente al The New 52, mentre la seconda, Gotham Noir, è un Elseworld pubblicato in USA nel 2001.

In Batman: The Man Who Laughs, Ed Brubaker ci racconta il debutto del Joker, in una Gotham che gode da circa un anno della presenza del Cavaliere Oscuro ritenuto, tuttavia, ancora una leggenda metropolitana dalla maggior parte dei cittadini. L'unico ad avere certezza della sua esistenza è James Gordon poiché nel corso degli ultimi mesi hanno collaborato nello sgominare la corruzione che avvelenava il Gotham City Police Department.

Anche questa volta i due saranno chiamati in causa per risolvere uno dei crimini più brutti e contorti che la città ha mai visto. Grazie alla segnalazione di un senzatetto, la polizia scopre in un edificio abbandonato una decina di cadaveri aventi sul viso un folle ghigno che da lì a poche ore diventerà tristemente famoso in tutto il mondo.

Ed Brubaker ci racconta la storia dal punto di vista dei due protagonisti, Bruce Wayne (Batman) e Gordon. Attraverso i loro pensieri capiamo i loro stati d'animo mentre affrontano un avversario che mai avevano incontrato prima in un mondo che ha appena scoperto l'esistenza di esseri capaci di volare o correre più veloce del suono. E proprio perché siamo agli albori dell'avventura eroica del Cavaliere Oscuro ci poniamo la domanda sull'esistenza del Joker. Lo avremmo mai visto se Bruce Wayne avesse rinunciato ad indossare la maschera? Questa è un quesito che si pone anche lo scrittore nella sua opera per bocca di Batman ed è tra quelli che rimarranno senza risposta.

Il lavoro grafico di Doug Manhke è veramente degno di nota. Il tratto dell'artista si apprezza soprattutto nel senso di dinamismo che riesce a trasmettere nelle scene d'azione ed dal fatto di essere perfettamente adeguato alla storia raccontata. Se quest'opera dovesse essere disegnata da qualcun altro, non verrebbe apprezzata allo stesso modo, nonostante i testi di Brubaker siano di alto livello.

Oltre a Batman: The Man Who Laughs, in questo volume è contenuto anche Gotham Noir, un Elseworld di inizio millennio che ha per protagonista assoluto Gordon. In esso, quest'ultimo è un ex poliziotto attaccato alla bottiglia che sarà portato ad indagare sulla morte di una ragazza. Anche in questo caso, come in "L'Uomo che Ride", Batman è tratteggiato come una leggenda urbana: nessuno lo ha mai visto in faccia e neppure noi lo faremo dato che l'artista Sean Phillip ha volutamente scelto di mostrarcelo sempre in ombra.

Brubaker, che ne ha scritto i testi, mette in atto un vero e proprio romanzo giallo d'annata, con gangster, belle donne ed una città cupa e dannata come lo è il protagonista, un Gordon molto distante da quello che conosciamo che, stravolto da un avvenimento accaduto in passato, ha barattato l'amore della famiglia per quello della bottiglia. Ovviamente, anche in questa storia l'avversario finale è il Joker, la cui genesi e scopo di vita sono diversi da quelli letti in precedenza. Essendo un Elseworld, lo scrittore ha avuto modo di prendersi delle libertà creative che ho apprezzato tutte, in particolare mi è piaciuto il ruolo che ha avuto questo Gordon nella vita del pericoloso criminale.

Il volume è della solita qualità cui ci ha abituato Lion Comics. Carta utilizzata e stampa, quindi, sono di alto livello. L'unica cosa che ho da segnalare è una probabile frase saltata in Gotham Noir. Non mina la comprensione della storia, però lascia incuriositi.

Avevo letto Batman: The Man Who Laughs parecchio tempo fa ma rileggerlo mi ha procurato le stesse emozioni dimostrando che quando c'è la qualità il prodotto dura nel tempo. Gotham Noir, invece, l'ho letta ora per la prima volta e mi è piaciuta. La storia è intrigante e prosegue in modo da tenerti sempre coinvolto. Inoltre, avere Gordon come protagonista è sempre piacere.

Concludendo, è un acquisto consigliato.

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