giovedì 24 settembre 2015

The NEW 52 Story: The Phantom Stranger [Parte 1]


Dopo aver compiuto il tradimento più grande della storia, lo Straniero Fantasma è costretto a vagare sulla Terra senza aver alcun legame con gli umani che a malapena sanno della sua esistenza, in cerca di redenzione, portando al collo le monete frutto del proprio peccato ed indossando uno straordinario mantello che gli fornisce poteri sovrannaturali.

Di seguito, troverete i primi quattro riassunti della testata The Phantom Stranger, pubblicati in Italia prima sul mensile Dark Universe, poi su Constantine, editi entrambi dalla Lion Comics. Buona Lettura :)

Titolo: A Stranger Among Us
Tratto da: The Phantom Stranger #0
Data: Novembre 2012
Pubblicazione italiana: Dark Universe #1
Data: Maggio 2013

Un tempo, l'uomo che in seguito sarà conosciuto come Straniero Fantasma, si tolse la vita, impiccandosi ad un albero perché non riusciva a sopportare la vergogna del suo tradimento. Credeva che la morte gli avrebbe dato sollievo ma non aveva idea che il fato aveva in serbo qualcosa di peggiore di trascorrere l'eternità all'Inferno.

La sua anima fu richiamata in un altro luogo, in una sala dove si riuniva il Coniglio della Magia, una potente assemblea di maghi e stregoni convocata per giudicare chi fosse ritenuto colpevole di aver turbato l'ordine cosmico del mondo. In quella sala, altri due attendevano il processo al suo fianco. Non gli importava chi fossero o cosa avessero fatto ma i loro peccati, avrebbero continuato ad incidere sul destino del mondo.

Il processo cominciò. I tre furono giudicati come i più grandi malfattori che l'umanità avesse mai conosciuto e gli venne dato l'appellativo di Trinità del Peccato. Lo Straniero Fantasma fu giudicato per avidità benché sapeva che il suo peccato imperdonabile fu quello di tradire il suo più caro amico. Questo fu il motivo per cui si uccise e non poteva sopportare nuovamente quel dolore. Chiese al Consiglio di perdonarlo come avrebbe fatto colui che tradì ma uno degli stregoni, gettandogli contro delle monete, gli rispose che non avrebbe potuto avere il perdono dato che la sua avidità gettò per sempre il mondo nell'oscurità.

Le monete si posarono al sul collo ed il dolore provato fu tanto che gli si bruciarono gli occhi. Subito dopo i maghi svanirono e lui si ritrovò nel "Campo di Sangue", il luogo che aveva segnato la vergogna della sua esistenza. Non aveva idea del perché fosse nuovamente vivo ma una voce dall'alto, che non sapeva se era quella dei maghi o di una forza superiore, gli disse di indossare una veste. Riconobbe immediatamente che era la veste del suo amico, Gesù, rubata il giorno in cui egli morì.

Sapeva che una volta indossata sarebbe cambiato per sempre. Alcuni uomini si avvicinarono a lui e gli chiesero chi era. Egli rispose che non era altro che uno straniero e con un gesto glielo impresse nella mente. La voce gli disse che per penitenza avrebbe vagato per le lande finché il debito dei suoi peccati non sarebbe stato ripagato.

Vagò per secoli. I tempi cambiarono e, insieme ad essi, adeguò il proprio vestiario in qualcosa di meno appariscente. Non che importasse visto che era insensibile al mondo. La speranza che aveva di ripagare il suo debito era diventata indifferenza e si era rassegnato a vivere quell'esistenza. Un giorno, però, una voce dall'alto gli ordinò di cercare un uomo e di fare ciò che doveva. Era arrivato il tempo di fare ammenda.

Istintivamente, sapeva dove andare. Arrivò al Commissariato di Gotham e l'uomo che cercava era un semplice detective della polizia. Il suo nome era Jim Corrigan e non aveva idea del perché avrebbe dovuto cercare quell'uomo. Questi era dal suo capitano, ansioso perché la sua amata Gwen era scomparsa e voleva andare a cercarla. Sapeva chi perseguire, un tale di nome McLauren a cui Jim uccise il fratello tempo prima, ma non c'erano prove a riguardo. Il capitano, vedendo il detective troppo prese decise di sollevarlo dal caso ma Corrigan non la prese bene e si licenziò.

Lo Straniero Fantasma lo seguì e lo vide minacciare un informatore. Lo fermò e gli disse che la violenza non sarebbe stata necessaria e non l'avrebbe aiutato a trovare la donna che cercava. Gli offrì il proprio aiuto ma Jim era sospettoso e, convinto fosse implicato nella faccenda, lo prese per il collo e gli puntò una pistola alla testa. Lo Straniero gli passò attraverso, lasciandolo di stucco e gli mostrò in una pozzanghera la donna, ancora viva, legata ed imbavagliata. Corrigan pensava fosse un trucco ma lo Straniero gli spiegò che era stato inviato da lui da forze che non avrebbe mai potuto capire.

La voce li guidò in un vecchio magazzino abbandonato. Al sui interno non c'era nessuno e Corrigan gli chiese spiegazioni. Lo Straniero, però, era sorpreso quanto lui. Dall'alto, uomini armati di McLauren colpirono il detective che morì tra le braccia dello Straniero. Dal suo corpo, uscì uno spirito infuriato, lo Spettro, che voleva scatenare la sua ira su di lui. Venne fermato da una voce e, dopo avergli detto che spettava ad altri punire lo Straniero, lo trasferì altrove.

Lo Straniero Fantasma chiese alla voce il motivo per cui permise quell'omicidio ed una delle monete che aveva al collo cadde a terra e scomparì. In quel momento capì cosa era accaduto: aveva pagato parte del debito ed aveva fatto un piccolo passo verso la redenzione. Quello che gli restava da fare era attendere nuovamente di essere chiamato, lontano da tutti, continuando ad essere uno straniero...

Titolo: When You Are A Stranger
Tratto da: The Phantom Stranger #1
Data: Dicembre 2012
Pubblicazione italiana: Dark Universe #3
Data: Luglio 2013

A New York lo Straniero Fantasma parla con un bambino che sta giocando a pallone nel parco. Questi gli dice che i suoi genitori gli hanno detto di non parlare con gli sconosciuti e quindi va via. Mentre ritorna dalla mamma viene investito da un'auto e muore sul colpo.

Lo Straniero va al suo funerale. Qui una ragazza cerca di alleviare il dolore dei presenti ma è troppo. Non riuscendo a contenerlo lascia la chiesa tra le lacrime. Si accorge di essere seguita dallo Straniero e lo attacca con le ombre che riesce a generare ma la sua azione viene facilmente annullata.

Lo Straniero Fantasma le spiega che sa chi è, che è in fuga da anni e che cerca di aiutare il prossimo con le sue capacità empatiche. Tuttavia è ancora inesperta ma grazie a lui riuscirà a trovare l'addestramento che le serve. La ragazza gli domanda se è per richiesta di suo padre che è andato da lei e le viene risposto negativamente. Lo Straniero le dice che sa chi è suo padre, Trigon, ed è a conoscenza del fatto che egli la sta cercando. La donna gli chiede se l'aiuterà a capire i suoi poteri ed ancora una volta le viene risposto di no e che saranno altri a farlo.

Vanno in un bar e la ragazza gli dice che l'unica ragione per cui si fida di lui è per la scarsa reputazione che ha. Lo Straniero le dice che sarebbe logico non fidarsi di lui, specie lei che non è mai riuscita a farlo con nessuno. Rachel, questo il suo nome, gli dice che sua madre l'ha cresciuta in una dimensione nascosta chiamata Azarath, un luogo di pace che l'ha aiutata a tenere le sue abilità sotto controllo. Tuttavia, quando sente l'influenza di suo padre strisciarle nell'anima va nel panico e si spaventa. Lo Straniero le risponde che è giusto che sia così e che è quello che la renderà una ragazza forte.

Mentre parlano, Rachel si accorge che gli uomini di suo padre l'hanno trovata e fugge via. Lo Straniero la teletrasporta in un posto sicuro, tra le rovine di Stonehenge e la ragazze gli dice che quel posto è il portale per Azarath, lo stesso che usò per fuggire dopo che suo padre l'ha invase. Gli chiede se si rende conto che quel gesto porterà Trigon da lei e gli domanda perché lo ha fatto. Non ricevendo risposta lo attacca con le sue ombre ma, anche stavolta, lo Straniero ha la meglio e le risponde che ha fatto ciò che la sua voce guida gli ha ordinato di fare e che gli dispiace di averla riportata vicino a suo padre.

Poco dopo, un portale si apre e Trigon esce dal suo interno. Dopo aver detto alla figlia quanto le è mancata, ordina ai suoi demoni di riportarla nel suo regno. Rachel chiede aiuto disperatamente allo Straniero Fantasma che, purtroppo per lei, non muove un dito. Trigon gli domanda se era quello che voleva e gli viene risposto che non l'ha fatto per volontà sua, ma per ordini superiori. Una delle monete che ha al collo si stacca e scompare. Il demone gli chiede se è il tradire chi dovrebbe aiutare la forma che ha per ripagare il debito che ha nei confronti dell'umanità e lo Straniero gli risponde che non prova piacere in ciò che è costretto a fare, che non ha idea di cosa comporterà ciò che ha fatto ma crede che sia per un qualcosa di buono.

Trigon gli spiega che forse il suo padrone sapeva che stava per scatenare le sue forze demoniache sulla Terra per trovare sua figlia ed ha evitato, in questo modo, uno sconvolgente massacro. Si volta e gli dice che quando tornerà nel suo regno, sua figlia sarà al suo fianco e potrà insegnarle a controllare il suo potere. Lo avverte, poi, che quando lo avrà appreso lui non potrà fare nulla di diverso di ciò che fa di solito: osserverà senza muovere un dito e sarà quindi testimone del male che ha contribuito a creare quando gli ha consegnato la sua Rachel. Del resto resto è il suo destino quello di vivere una vita senza alcuna umanità.

Ma Trigon si sbaglia. Poco dopo, lo Straniero Fantasma va a casa sua. Viene accolto dai suoi figli e da sua moglie, che lo chiama Philip. La donna, di nome Elena, vede che è scuro in volto e lo bacia per confortarlo.

Non si sono accorti che alla finestra, una donna di nome Pandora ha assistito a tutta la scena...

Titolo: Visitations
Tratto da: The Phantom Stranger #2
Data: Gennaio 2013
Pubblicazione italiana: Dark Universe #4
Data: Agosto 2013

Lo Straniero Fantasma, nei panni del padre di famiglia Philip, è alla partita di calcetto dei propri figli. La moglie Elena lo vede distratto e gli domanda come mai non è tanto silenzioso. Le risponde che è solo concentrato su ciò che sta accadendo in campo.

In verità, come Straniero Fantasma, è su un altro piano della realtà poiché è stato distratto dall'arrivo inaspettato di Pandora. Le domanda come mai è le chiede una risposta evitando le solite menzogne. La donna gli risponde che non deve parlare di bugie proprio lui che ne sta vivendo una avendo creato una pretesa di vita normale sapendo benissimo che è qualcosa che non potrà mai avere. Cupo, lo Straniero le chiede nuovamente cosa vuole da lui e Pandora gli chiede aiuto.

Gli dice di aver trovato il "Vaso", glielo mostra e gli dice che non ha più il potere di aprilo. Può farlo solo il più saldo dei cuori o il più oscuro ed ha bisogno del suo aiuto per condurla da uno dei due. Lo Straniero, ricordandole quanto male ha fatto aprire quel vaso, rifiuta di aiutarla e l'avverte che farà di tutto per fermarla. Lei gli dice che vuole solo cercare di salvare l'umanità e che la sua salvezza, insieme a quella del mondo, risiede nell'oggetto che stringe tra le mani. Vedendo che non riceverà l'aiuto sperato, va via minacciandogli di svelare la sua menzogna se decidesse di metterle i bastoni tra le ruote.

Tornato nuovamente nelle vesti di Philip si accorge che la partita è già finita e che è tempo di tornare a casa. Qui, Elena ha dei brividi di freddo e sente una strana puzza. Chiede al marito cosa possa essere e questi le risponde che provvederà a controllare se va tutto bene mentre lei sarà impegnata a fare il bagno ai figli.

Quando mamma e bambini lasciano la stanza, lo Straniero da ordine all'intruso di mostrarsi. E' Belial, il primogenito di Trigon, che è li per avvertirlo di non provare a fare con lui ciò che ha fatto con sua sorella. Sia lui che gli altri due fratelli, Ruskoff e Suge, saranno pronto ad accoglierlo qualora la voce che lo comanda gli darà ordine di occuparsi di loro. Quando va via, gli dice che i primi a subirne le conseguenze saranno sua moglie ed i suoi bambini.

Lo Straniero Fantasma è seccato. E' bloccato nello spazio tempo ad ammirare i bambini ed Elena. Non vorrebbe ritornare nella vita reale perché è consapevole che prima o poi, quella vita che si è creato scomparirà. Eppure lo fa. Ritornato nei panni di Philip compare dietro sua moglie, che si spaventa, per darle una mano con i bambini, consapevole che farà di tutto per preservare ciò che ha.

Il telefono squilla e quando va a rispondere è Terrence Thirteen, uno studioso di sovrannaturale e misticismo, che richiede la sua presenza. Questi gli dice che sa che ha perso un'altra moneta e dei vari portali verso Azarath e Gemworld che si sono aperti di recente, ma ciò che non sa è come riuscire a salvarsi. Lo Straniero gli chiede qual'è il suo problema è questi gli mostra il demone che lo sta reclamando, il Brigante Posseduto, che è prossimo ad attaccarlo.

Lo Straniero è furioso con Terrence per averlo portato li a risolvere i suoi problemi personali e, nel frattempo, viene attaccato dal demone. Cerca di attaccarlo ma il Brigante sembra più forte di lui, tant'è che gli lega un cappio intorno al collo, pronto a mostrargli come anche gli immortali possono morire.

In un locale sito nella periferia di New York, Jim Corrigan è sulle tracce dello Straniero Fantasma...

Titolo: Family Matters
Tratto da: The Phantom Stranger #3
Data: Febbraio 2013
Pubblicazione italiana: Dark Universe #5
Data: Settembre 2013

Il dolore che sta provando lo Straniero Fantasma è lo stesso di quello provato secoli prima, quando morì la prima volta. In passato, il suo voler morire era dovuto ad un atto di costrizione, un atto che sperava di recapitare alle Porte del Paradiso. Ma non poté consegnarlo, così come non potrà farlo ora.

Il Brigante Posseduto gli dice che tutto ciò che intende fare per reagire è inutile. Terrence cerca di spiegargli che lo Straniero Fantasma non c'entra con la loro faccenda e che è colpa sua se si trova li. Il Brigante gli risponde che sarà responsabile della sua morte, proprio come i suoi avi furono responsabili della sua.

Il Brigante si accorge che la sua corda non ha ancora bruciato il collo dello Straniero e si domanda cos'è che continua a tenerlo in vita. Non intende perderci, però, altro tempo e decide di passare alle maniere pesanti strappandogli la vita con le sue stesse mani. Purtroppo per lui, il mantello dello Straniero lo rigetta e, dato che l'alba è vicina, lo costringe a ritirarsi, promettendo ai due che la notte successiva sarebbe tornato per finirli.

Lo sforzo fatto dallo Straniero per resistere alla presa del Brigante Posseduto è stata troppa e sente i sensi abbandonarlo insieme alla propria coscienza. Ha la visione di un cagnolino parlante, che lo sprona a reagire perché ci saranno mali peggiori da affrontare in futuro.

Quando riprende i sensi, si fa raccontare da Terrence tutto ciò che c'è da sapere sulla minaccia del Brigante. L'uomo gli racconta che la sua famiglia, nel XIX, si occupava più di smascherare fantasmi che di cacciarli. In quei giorni, un suo antenato si vantava di saper sfatare qualsiasi superstizione o storia di natura sovrannaturale. Fu proprio questo talento a portarlo nei sobborghi della vecchia Gotham City a caccia del Brigante Posseduto. Gli abitanti credevano che il Brigante fosse un demone ma il suo avo la pensava diversamente e lo dimostrò catturando un professore universitario di nome Jonathan Rood. Egli utilizzava il panico causato dal Brigante come copertura ai furti ed agli assassinii che commetteva. Venne arrestato ed il giorno in cui fu impiccato maledisse l'antenato di Terrence e giurò vendetta su di lui e la sua famiglia. Non essendo superstizioso, l'avo non credette a quella minaccia ma si sbagliava. La leggenda della famiglia Thirteen, narra che anni dopo i due si incontrarono ancora ed il Brigante fu sconfitto ma nel corso degli anni, altri membri della famiglia si scontrarono con lui ma non furono altrettanto fortunato. Per questo motivo, Terrence ha bisogno di aiuto, per essere sicuro di non fare la fine del resto della sua famiglia.

Lo Straniero Fantasma, non ha intenzione di occuparsi di una faccenda che non gli riguarda. Terrence gli fa notare che la sua vita è in pericolo e lo Straniero gli risponde che, nonostante senta egli un uomo buono, non può farsi coinvolgere in questioni estranee a quelle scelte per lui. Non è quello che fa. Prima di andarsene, gli domanda se ha un cane e, quando viene risposto negativamente, si congeda, poiché ha questioni più urgenti di cui occuparsi.

La sera successiva, lo Straniero Fantasma, nei panni di Philip, e la sua famiglia vengono invitati ad una festa dai loro vicini in onore della promozione lavorativa del padrone di casa. Questi gli dice che è molto contento che sua moglie sia riuscito ad organizzare una festa per lui e gli confessa che non è certo di potersela godere sapendo che dovrà lasciare la sua famiglia per parecchi mesi. Gli racconta la sua situazione che, appare molto simile a quella dello Straniero: per lui la famiglia è importante più di qualsiasi altra cosa, non vuole andare via ma è costretto a farlo. La società dove lavora non gli dà scelta avendo già deciso loro per conto suo. Philip gli risponde che può sempre scegliere se ha la forza necessaria per farlo. L'amico gli dice che la paga è veramente alta e di sicuro non avrà la forza per rinunciarvi. Gli chiede se potrà contare sul suo aiuto qualora ce ne sia bisogno e Philip gli risponde positivamente.

Quando il padrone di casa lascia la stanza, un'altro ospite va da Philip dicendogli che c'è una telefonata per lui sul suo cellulare. Poco dopo aver risposto, come Straniero Fantasma va nuovamente da Terrence, furioso per essersi nuovamente intromesso nella sua vita. Lo prende per il collo e gli domanda se è al corrente di chi sia e di cosa è capace di fare. Terrence gli risponde che lo conosce molto bene e che in ogni cosa che fa c'è sempre un senso di umanità. Lo Straniero gli chiede come mai, se sa cosa può fare, cerca a tutti i costi di farlo infuriare e l'uomo gli risponde che, se proprio la sua vita è finita, preferirebbe morire per mano sua.

Il Brigante Posseduto irrompe nella stanza ed il suo attacco è fermato da uno scudo mistico creato dallo Straniero Fantasma, che protegge sia lui che Terrence, anche se non per molto. Prima di ricevere un altro colpo, lo Straniero gli dice che essendo una questione di famiglia, ha capito è meglio che sia trattata come tale ed evoca lo spirito dell'antenato di Terrence, colui che decenni prima lo aveva condannato a morte.

Il Brigante è contento di poter affrontare nuovamente il suo boia che, purtroppo per lui, si dimostra essere molto più forte e lo sconfigge. Terrence è esaltato dalla battaglia cui ha assistito ma la sua allegria viene contenuta dal suo antenato, il quale gli rammenta che, essendo un Thirteen, non dovrebbe credere all'esistenza dei fantasmi. Poi si rivolge allo Straniero, ringraziandolo per averlo chiamato a difendere ciò che resta della sua famiglia. Prima di scomparire gli promette che saranno per sempre suoi debitori.

Terrence, a tal proposito, gli domanda se quel debito li abbia fatti diventare partner. lo Straniero, come risposta, distrugge tutti i macchinari presenti e, prima di andare via, gli ordina di non contattarlo mai più. Un avvertimento inutile, perché il ragazzo non intenzionato a seguire quel consiglio.


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