Prima di procedere oltre è bene precisare che tale miniserie, intitolata Convergence, sarà pubblicata in Italia nei prossimi 2 mesi da RW Edizioni, assieme alla maggior parte delle storie che fungono da tie-in alla vicenda principale, suddivisa in 4 spillati mensili, perciò a chi non volesse incorrere in eventuali informazioni di troppo sulla suddetta miniserie e le sue conseguenze è sconsigliato proseguire nella lettura di questa recensione che potrebbe contenere degli SPOILER.
Convergence rivela che tutte le storie narrate in passato dalla casa editrice e tutte le versioni presentate negli anni di Superman, Batman e soci sono ancora esistenti e disponibili per essere utilizzate in futuro, presentando di fatto una nuova versione del Multiverso DC Comics che va a includere ulteriori mondi rispetto quelli presentati in passato.
Dalla conclusione di Convergence, la DC Comics trae vantaggio per lanciare diverse nuove serie e miniserie che presentino le avventure dei personaggi che nel vecchio universo narrativo erano particolarmente amati dai fan e le cui vicende, a seguito del reboot, erano state abbandonate.
Una di queste nuove testate è la maxiserie in 12 numeri dedicata alle avventure di Lois Lane e Clark Kent nelle loro precedenti incarnazioni pre-reboot, quando l'Azzurrone indossava ancora il costume con i mutandoni rossi, insomma; la serie riprende alcuni spunti forniti da Convergence e ci mostra esattamente che fine ha fatto la coppia alla sua conclusione.
Il primo numero di Superman: Lois and Clark presenta al lettore un differente punto di vista sulla battaglia contro Darkseid mostrata in Justice League #1, quello del “vecchio” Superman, che si ritrova catapultato sulla nuova Terra dei New 52 poco prima della comparsa dei primi meta-umani; Clark ha dunque modo di assistere in prima persona allo scontro tra la neonata Justice League, che comprende la sua versione più giovane e inesperta, e il tiranno Darkseid, sovrano di Apokolips, ma decide di non uscire allo scoperto e partecipare alla battaglia perché è consapevole che in questo mondo nuovo gli esseri umani sono diffidenti e timorosi verso le persone dotate di poteri.
In sole 3 pagine lo scrittore Dan Jurgens, coadiuvato dagli ottimi disegni di Lee Weeks, riassume perfettamente la nuova situazione con cui si trovano a dover convivere Superman e sua moglie, che decidono dunque di stabilirsi sulla nuova Terra celando le loro vere identità al mondo intero e, soprattutto, al loro neonato figlio Jonathan, consci di aver perso il loro vecchio universo ma non l'amore che li tiene uniti.
Trascorsi dieci anni durante i quali Jonathan cresce ignorando di chi è figlio in realtà (i coniugi Kent decidono di adottare il cognome White in onore di Perry White), Jurgens presenta al lettore la nuova situazione in cui si trovano Lois e Clark: mentre la prima, attraverso la pubblicazione di numerosi libri sotto anonimato riesce a sostentare la propria famiglia e fornisce segretamente informazioni utili alla cattura di criminali ai suoi editori, il secondo si dedica a missioni di salvataggio in incognito e a prevenire i disastri che nel vecchio universo hanno reso possibile la creazione di diversi suoi nemici, come Hank Henshaw/Cyborg Superman, sebbene Jurgens lasci intendere che i poteri di Superman non sono gli stessi di una volta.
Un primo numero interessante dunque, che getta le basi per il futuro dei coniugi Kent nel nuovo universo DC, un universo che devono condividere con le loro controparti più giovani, e apre la strada a nuovi possibili scenari, in virtù dell'attuale arco narrativo di Superman pubblicato in America. E' logico supporre che, con tutta probabilità, in futuro i due Superman potrebbero incontrarsi se la serie riscuoterà un buon successo.
La vicenda messa in piedi da Jurgens appare fresca e intrigante, la stessa prosa dell'autore sembra profondamente differente dai primi numeri della testata nata con il reboot, in cui quest'ultimo sembrava non trovarsi propriamente a suo agio con le vicende del giovane Superman. Le caratterizzazioni dei personaggi risultano credibili e in linea con quanto successo loro negli ultimi anni di storie e la stessa continuity del vecchio Superman sembra essere completamente coerente con quanto raccontato nelle storie pre-reboot e in Convergence.
A tutto ciò si aggiungano i piacevoli disegni di Weeks, che riesce a rendere perfettamente credibile il vecchio Superman in un contesto all'interno del quale si muovono sempre più figure dotate di costumi modernizzati attraverso l'innesto di placche metalliche e parti di armatura, e si avrà probabilmente una delle letture più piacevoli post-Convergence. Da provare.
A cura di Emiliano Cadili Rispi
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