Dopo aver torturato Batman ed i suoi alleati, il Joker sembra destinato a raccogliere ciò che ha seminato. Riuscirà, il Cavaliere Oscuro, a rialzarsi e sconfiggere il Clown del Crimine che, questa volta, sembra aver pensato veramente a tutto nei minimi dettagli? E quanto gli costerà tutto questo?
Titolo: Cast A Giant Shadow
Tratto da: Batman and Robin #16
Data: Marzo 2013
Pubblicazione italiana: Batman Il Cavaliere Oscuro #5
Data: Settembre 2013
Mentre il Joker assiste allo spettacolo mangiando gustosamente dei pop corn, Robin è alle prese con quello che, a tutti gli effetti, è suo padre vittima del veleno del Clown che lo sta attaccando per ucciderlo.
Damian tenta in tutti i modi di convincere Batman a tornare in sé venendo sbeffeggiato dal Pagliaccio che gli dice che l'unico modo che ha il ragazzo di salvarsi è ucciderlo, così come l'ultima speranza per il Pipistrello di tornare a splendere è uccidere lui. Il Cavaliere Oscuro ha i riflessi lenti a causa della "Jokerizzazione" e Robin potrebbe ucciderlo facilmente ma non vuole arrivare a quel punto. Lancia quindi un batarang in direzione del Joker colpendo l'interruttore posto alle sue spalle, generando un'esplosione che gli permette di scappare all'esterno.
Sia Pagliaccio che Batman lo inseguono. Quest'ultimo lo raggiunge e lo spinge in una vasca dell'acquario, rischiando seriamente di farlo morire soffocato. Sebbene con fatica, Robin riesce a svincolarsi dalla presa ed a tornare all'aria aperta. Questa volta è deciso a fare sul serio e comincia a colpire il padre affinché possa ritornare in sé. Si scambiano colpi su colpi e Damian riesce ad atterrarlo.
Batman si rialza, incitato dal Joker a mettere fine alla vita di tutte quelle sanguisughe, come Robin, che gli rubano il sangue. Damian, vedendo che suo padre ha preso un pezzo di roccia appuntita e sta per ucciderlo, capisce che non può fare nulla e decide di arrendersi piuttosto che dare la morte a chi gli ha dato la vita.
Poco prima di infilarlo, Joker colpisce Batman alle spalle con una bomba fumogena, che lo uccide. Robin, mentre perde i sensi, è sconvolto dalla morte di suo padre. Il Pagliaccio lo raggiunge e lo incolpa di quanto accaduto. Avrebbe dovuto ammazzarlo lui piuttosto che arrendersi. Damian, quasi privo di sensi, ruba un cacciavite dalla sacca degli attrezzi di Joker e lo colpisce ad un piede riuscendo solo ad ispirargli l'ennesima battuta.
Il Clown, quindi, utilizza il sangue sul cacciavite e gli di segna dei baffi sul viso e, mentre gli canta una ninna nanna, scopre il volto di Batman e gli fa vedere che non era suo padre bensì Toshiro Matsu, proprietario di un dojo che non è riuscire a pagare i debiti che aveva con lui.
Completamente privo di reagire e prossimo a svenire, Joker porta Damian verso la stanza della risoluzione finale, Quando si risveglia, il Pagliaccio ha con sé la misteriosa portata per la cena che sta organizzando, opportunamente coperta e grondante sangue. Robin gli domanda cosa ha intenzione di fare e lui gli risponde che è arrivato il tempo di liberare tutti gli scheletri nascosti nell'armadio di Batman!
Titolo: Curtain Call
Tratto da: Nightwing #16
Data: Marzo 2013
Pubblicazione italiana: Batman #17
Data: Settembre 2013
Nightwing, dopo il macabro invito lasciatogli dal Joker, si sta recando al Circo Haly dove il Pagliaccio ha organizzato una festa a sorpresa in suo onore. Mentre s'incammina ripensa agli altri artisti del circo ed è certo che non sono in pericolo visto che li ha mandati via da Gotham subito dopo la morte di Jimmy. Riceve anche una chiamata da parte di Sonia Branch che rifiuta perché vuole concentrarsi solo su quanto sta accadendo.
Arrivato al circo, Joker gli da' il benvenuto tramite gli altoparlanti. Si congratula con lui per come hanno sistemato quel posto e gli dice che può migliorare con l'aggiunta di un tocco personale. Accende le luci e mostra a Grayson come ha "decorato" i vari edifici, imbrattati da ghigni malefici e risate. Nightwing gli urla di lasciare andare gli altri e di vedersela solo con lui, visto che è quello che voleva ma il Pagliaccio lo invita a raggiungere il palazzetto centrale. Gli dice, poi, che ha capito quanto importante debba esser quel posto per lui, visto che Nightwing è comparso in ogni città attraversata dal circo durante l'anno, e gli spiega che quel tipo di attrazione è stata da sempre meta dei bambini cattivi quando fuggivano da casa e proprio come uno di loro, Nightwing ha abbandonato Batman, cioè la sua casa. Ma poi è tornato ed il Clown non riesce a capirne la ragione. Del resto lui è come un uccellino fatto per volare libero nei cieli senza la zavorra di un mucchio di pesi morti.
Dick entra nel palazzetto proprio mentre il Joker finisce quella frase e si ritrova davanti decine di cadaveri di ex componenti del circo impalati, lasciandolo sconvolto. Nightwing, quindi, si rende conto che qualsiasi cosa succederà quel pazzo troverà ugualmente un modo per raggiungere tutti coloro a cui vuole bene e, per impedire che ciò accada, lo attacca. Joker si ripara dietro un cadavere ed attiva una serie di esplosivi al gas che costringono Dick ad indossare una maschera ed a darsi alla fuga.
Ad ogni passo che fa, il Joker detona una nuova bomba che lo fa volare da una parte all'altra. Precipita all'esterno, oramai ridotto ad uno straccio. Il Clown gli si avvicina e, dicendogli che un giorno lo ringrazierà per quello che sta per accadere, fa esplodere l'intero Circo Haly. Dick è furioso ed i residui del gas velenoso gli provocano le allucinazioni di Jimmy e Raya che cercano di farlo sentire in colpa per quanto accaduto loro. Nightwing è forte e, rialzandosi, si scaglia contro il Joker cominciando a colpirlo ripetutamente.
Il folle, però, ha ancora una carta da giocare. Colpisce Dick ad un braccio e se lo scrolla di dosso, dicendogli che lui è il peggiore dei bat-imitatori e quello che più fa vacillare la forza del "suo" Batman. La forza di Nightwing, invece, si basa sulle relazioni con gli altri ma il Joker gli mostrerà come le persone esistono solo per deluderlo. Fa avvicinare tutti i componenti del Circo Haly che Dick pensava fossero al sicuro. Sono tutti Jokerizzati e quindi sono senza inibizioni. Attaccano Nightwing incessantemente e l'eroe di Gotham non riesce a reagire perché non vuol fare loro del male. Il colpo di grazia glielo dà la piccola Christina, che lo colpisce con un martello e gli fa perdere i sensi.
Quando riapre gli occhi, si ritrova davanti il Joker in procinto di mostrargli la prima sanguinolenta portata della cena che ha organizzato in onore dell'intera Bat-Family...
Titolo: Death of The Family: Family Matters!
Tratto da: Red Hood and the Outlaws #16
Data: Marzo 2013
Pubblicazione italiana: Red Hood and the Outlaws #5
Data: Dicembre 2013
I Giovanti Titani e Arsenal e Starfire, sono costretti, contro voglia, ad unire le forze se vogliono recuperare i rispettivi leader rapiti dal Joker. Dopo aver intrappolato le persone vittime del siero del Pagliaccio, che li avevano attaccati con violenza, i due gruppi si ritrovano a mettere da parte le differenze e collaborare per farli tornare normali. Wonder Girl domanda ad Arsenal se ha in mente un piano ma questi le risponde di non averlo facendo, di certo, una cattiva impressione sui giovani eroi che già erano diffidenti.
Una delle sue frecce, però, gli fa avere un'analisi su un campione di sangue infetto e comunica a tutti che c'è una possibilità di salvare quegli innocenti. Il computer di bordo della sua aeronave ha isolato tutti gli elementi sintetici che non fanno parte della composizione del sangue e, se riuscissero ad isolarli, potrebbero farcela. A tal riguardo, gli viene indicato anche un capannone al porto dove è possibile trovare tutti gli agenti contrastanti di cui hanno bisogno. Dà ordine a Starfire ed ai Giovani Titani di andare a recuperarli, mentre lui e Bunker rimarranno sul posto e continueranno ad affrontare quei pazzi infetti.
Mentre vede i ragazzi allontanarsi pensa tra sé e sé che non ha mai avuto la stoffa di un leader e non ha idea di cosa diavolo stia facendo. Ricorda in che stato versava quando fu cacciato dalla Q-Core, l'azienda del suo ex amico Oliver Queen. Distrutto dall'alcool, venne raccolto da Killer Croc e portato in uno dei rifugi abbandonati del Giocattolaio. Quel lucertolone, nonostante le apparenze, si fidava di lui e lo spinse a rimettersi in carreggiata costringendolo a seguire il programma degli Alcolisti Anonimi. Purtroppo, a differenza di Croc, Roy non ha mai avuto fiducia in sé e questo, ancora oggi, è il suo problema più grande e ne è consapevole.
Al porto, intanto, i ragazzi raggiungono i magazzini ma, quando aprono le porte, sentono un ticchettio e capiscono che la zona è minata. Kid Flash, grazie alla sua velocità, riesce a mettere tutti in salvo, comprese le casse contenenti ciò che cercavano, prima che l'esplosione potesse coinvolgerli.
Arsenal e Bunker stanno affrontando l'orda di cittadini Jokerizzati. Il membro dei Giovani Titani è terrorizzato e lo è maggiormente quando vede Roy combattere usando solo l'arco visto che ha finito le frecce. Arsenal, suggerisce al ragazzo che può utilizzare la sua energia anche in altri modi, non solo realizzando dei pugni, e Bunker, dandogli ragione e superando la paura, riesce a costruire un muro energetico che immobilizza le persone inferocite.
Altrove, intanto, il Dr. Hugo Strange sta autografando, per i suoi fan, il suo ultimo libro ma sembra nascondere qualcosa di oscuro...
Starfire e gli altri raggiungono Arsenal e Bunker. Roy sintetizza il vaccino che è oramai pronto per essere iniettato. Kid Flash è colui che ha il compito di farlo ma è terrorizzato dagli aghi e sta per svenire. Wonder Girl, con fare autoritario, gli ordina di svenire solo dopo che avrà fatto ciò che gli è stato detto di fare. Infatti, pochi secondi dopo, a missione compiuta, perde ridicolmente i sensi. Starfire domanda a Roy se adesso possono continuare la ricerca di Jason ed Arsenal le risponde che lo faranno con l'aiuto dei Giovani Titani che sta imparando ad apprezzare.
Altrove, Deathstroke, un sicario a pagamento, si sta allenando per la sua prossima missione, che sarebbe disposto a portare a termine anche gratis: uccidere Red Hood ed i suoi amici.
Il Joker, nel frattempo, ha appena finito di modificare il cappuccio rosso di Jason...
Titolo: Death of The Family: Gotham Runs Red!
Tratto da: Teen Titans #16
Data: Marzo 2013
Pubblicazione italiana: Giovani Titani #17
Data: Settembre 2013
Red Robin e Cappuccio Rosso si ritrovano entrambi prigionieri del Joker, soddisfatto di ciò che sta realizzando. Li sveglia e gli mostra, tramite uno schermo nella stanza, di aver catturato anche i loro padri!
Intanto, i Giovani Titani ed i Fuorilegge sono riusciti a far calmare le persone vittime della tossina del Joker. Cassie ammette che non avrebbe saputo come muoversi senza un aiuto esterno e Solstizio, mentre va con Starfire per continuare con l'opera di salvataggio, capta la presenza di Lance nelle vicinanze chiedendosi chi sia e perché è così interessato a loro.
Lì vicino, Lance osserva la riuscita del suo aiuto. Grazie al potenziamento momentaneo dei poteri che ha dato ai ragazzi, sono riusciti a contenere la popolazione, dando ragione alla Waller, la quale pensa che quei ragazzi potrebbero essere utili. Un agente dell'organizzazione nota come Basilisk, però, interviene per fermarlo e per dirgli che saranno loro a prendersi i Giovani Titani. Lance la atterra ma non si accorge che l'avversario era in compagnia e viene steso a sua volta.
In un altro luogo ed in un altro tempo, Trigon ha chiamato tutti a corte per comunicare alla sua gente che sua figlia Raven è tornata a casa e presto potrà usarla per rilasciarla sulla Terra in modo da poter essere finalmente liberi!
Nel nascondiglio del Joker, intanto, il perfido pagliaccio dice a Red Robin e Cappuccio Rosso che solo uno dei due genitori si salverà. Per fare in modo che questo accada, le due ex spalle di Batman dovranno lottare tra loro fino alla morte e chi rimarrà in piedi segnerà la liberazione del rispettivo padre. I due cominciano a combattere furiosamente, tentando di convincerlo che fanno sul serio. Al momento adatto si uniscono e colpiscono nel punto dove dovrebbe essere nascosto il Joker.
Riescono a colpirlo ma, quando vanno a vedere se è morto, dal suo corpo fuoriesce del gas che, inizialmente, li stordisce, poi li fa svenire. I loro corpi privi di conoscenza vengono portati via dal Joker e portati al grande banchetto che il pagliaccio ha preparato per Batman!
Titolo: The Punchline
Tratto da: Batman #17
Data: Aprile 2013
Pubblicazione italiana: Batman #18
Data: Ottobre 2013
Batman riprende i sensi ma, aperti gli occhi, non vede che buio. Il Joker gli leva il cappuccio dalla testa e gli fa vedere che è seduto a capotavola insieme ai suoi alleati, anche loro seduti al tavolo, tenuti legati ed incappucciati. Davanti a ognuno di loro c'è un un piatto coperto. Il Cavaliere Oscure crede che li abbia uccisi ma il Clown lo rassicura facendogli sentire i gemiti di Robin.
Joker gli dice che stando legati ed imbavagliati non li disturberanno. Inoltre ha parlato con loro per ore e ore dicendogli tutto quello che Batman pensa di loro. A tale affermazione, Bruce vuol reagire ma il Pagliaccio lo invita a stare fermo, poichè ha cosparso di benzina i commensali e, sotto la sedia dove è legato, ha messo delle pietre focaie per cui, se solo dovesse azzardarsi a fare un movimento, prenderebbero tutti fuoco.
Dato che è arrivato il momento di servire la cena, Joker ricorda a Batman che poco prima gli aveva chiesto notizie di Alfred. Quando lo fa entrare nella stanza, o meglio, in quella caverna adibita a sala da pranzo, il Cavaliere Oscuro è felice di vedere il suo fedele maggiordomo vivo ma è sconvolto perché è allo stesso tempo vittima della Jokerizzazione. Gli ordina di tirare una corda che, essendo legata ai cappucci degli altri invitati alla cena, tira via i cappucci dalle loro teste, mostrando le loro teste avvolte in una benda sporca di sangue. Abbracciando un gatto deforme, il criminale gli rammenta che quello che vede lo ha fatto con tanto amore.
Guardandosi in faccia sono tutti sconvolti, Batman compreso. Questi gli domanda cosa abbia fatto e, per rispondergli, Joker toglie i coperti dai piatti che contengono i loro volti messi in delle vaschette per il ghiaccio. Racconta che è stato facile strappargliele perché la pelle viene via facilmente e gli dice che sotto di essa, i suoi compari, non sono come lui e Batman e che ha cercato di dirglielo da sempre. Mentre sotto quella di Robin e degli altri c'è solo della roba tenera e dolce, sotto al suo ghigno c'è n'è un altro, proprio come sotto la bella faccia di Batman c'è un essere adorabile tutto pieno di artigli. E' il segno, secondo Joker, dell'amore che li tiene legati.
Batman gli risponde che è la cosa che più odia al mondo ma il Pagliaccio non è convinto e per portare ragione alla sua tesi gli domanda come mai, da grande detective qual'è, non ha mai scoperto cosa c'era dietro la sua maschera o chi era davvero prima della sua trasformazione in Joker. Bruce cerca di rispondergli che non ha mai avuto un suo campione di DNA ma il Clown lo interrompe e gli chiede come mai non l'ha mai ucciso e Batman gli risponde che se lo avesse fatto avrebbe vinto lui.
Joker comincia a ridere e gli spiega che è continuando a vivere e facendo ciò che vuole che riesce a vincere e che quella non è altro che una scusa che il Pipistrello utilizza per non superare la linea perché sa, che se dovesse farlo, potrebbe cominciare a uccidere tutti i cattivoni di Gotham. Del resto, nulla potrebbe impedirgli di uccidere il Joker e farla franca. Per questo motivo, secondo il folle criminale, la vera ragione per cui non oltrepassa il limite è che lo ama, più di quanto ama i suoi stessi alleati. A tal riguardo, cacciando un libricino dalla tasca, conclude affermando che Batman gli ha scritto una lettera d'amore, in cui indicava una lista di bersagli che il Clown avrebbe dovuto colpire per lui. E l'ha fatto, per questo ora sono tutti seduti a quella tavola. Accende, poi, un fiammifero provocando Batman a reagire, a fare qualcosa per ravvivare la festa.
Batman si muove e le pietre focaie scoccano la scintilla che fa divampare un incendio. Joker è felice per il gesto che il suo "amore" ha fatto per lui ma non sa che il Cavaliere Oscuro aveva un piano. Infatti, conoscendo quelle caverne come le sue tasche, Batman colpisce con una bomba il soffitto dal quale comincia a cadere dell'acqua, togliendo il sorriso dalla bocca del Pagliaccio che non trova più tanto divertente ciò che sta accadendo e scappa via.
Batman va da Damian, il quale è preoccupato per gli sfregi provocatogli dal Joker. Tolte le bende, però, si rendono conto che era tutta una montatura e che il Joker non ha fatto nulla se non un perverso scherzo di cattivo gusto. Mentre libera anche Nightwing, questi gli dice di andare a prendere quel criminale ma Bruce non vuole lasciarli da soli nuovamente. Dick insiste e Batman si lancia all'inseguimento.
Mentre Nightwing libera Batgirl, si rendono conto che il gatto deforme comincia a gonfiarsi ed esplode in una nuvola di gas Jokerizzante che li infetta tutti. Tra le risate, cominciano a picchiarsi l'un con l'altro.
Batman, intanto, raggiunge Joker che è convinto sia arrivato da lui per consolarlo. Vedendo che non è così si lancia su di lui per colpirlo ma l'Uomo Pipistrello lo atterra con un pugno e gli dice che è finita. Il Clown del Crimine, allora, gli risponde che anche questa volta sta sbagliando perché, proprio in quel momento, i suoi amici si stanno massacrando tra di loro a causa di un nuovo più potente del precedente e se non si sbriga a raggiungerli non rimarrà niente di loro. Batman lo colpisce con un altro pugno e gli dice che non se ne andrà perché ha fiducia in loro. Joker gli risponde che sbaglia e che quelli non stanno facendo altro che cambiarlo e questo cambiamento lo ucciderà prima o poi. Ma per il Pipistrello non è così, infatti conclude il discorso dicendogli che i suoi amici lo rendono solo più forte.
Joker è deluso e, per sfuggire al suo avversario, lo colpisce sul viso con dell'acido, uscito dal classico fiore all'occhiello. Il Pagliaccio non si accorge che sta correndo verso un precipizio e, prima che possa cadere, Batman lo prende al volo poiché non vuole che tutto finisca con un incidente. Dovrà finire per mano sua. Gli dice che ha pensato a quello che gli aveva detto mentre era legato e che forse è giunto il momento di spingersi più in là di quanto abbia mai fatto in vita sua. Il Joker è nuovamente entusiasta ma la sua felicità viene rovinata quando Batman gli racconta che, in quell'anno in cui il folle era lontano dalla città, è riuscito a scoprire chi era prima, il suo nome e la sua storia. Tutto quanto. Si avvicina per sussurrarglielo in un orecchio ma il Joker non vuole saperlo per nessuna ragione e, mettendogli una mano sulla bocca, lo elettrizza con lo scherzo della stretta di mano elettrica.
Questo costringe Batman a mollare la presa e a far precipitare nel vuoto il pazzo criminale che, cadendo, perde la maschera di pelle. Dopo essersi tolta la maschera corrosa dall'acido, Bruce trova il libricino del Joker che non contiene altro che pagine bianche. Altrove, intanto, gli alleati di Batman, dopo essersele date di santa ragione, riacquistano lentamente la ragione.
A Villa Wayne, Alfred si risveglia nel suo letto, accudito da Bruce il quale lo aggiorna sulle condizioni fisiche degli altri. Gli dice anche che c'è una traccia di un isotopo radioattivo nella tossina che il Joker ha usato su di loro e che il computer sta analizzando proprio in quel momento. Gli assicura che è innocua ma è meglio che si sappia cosa è, per ogni evenienza. Inoltre gli comunica che Dick e gli altri arriveranno a breve per parlare. Alfred gli chiede come sta ma riceve come risposta un campanello che lo fa andare su tutte le furie. Bruce gli dice che con un rintocco gli porterà da mangiare, con due da bere e con tre un vero drink.
Prima di lasciarlo riposare, si ferma sulla porta e gli racconta che anni prima, quando Dick era appena arrivato alla Villa, nei panni di Bruce Wayne aveva finanziato la costruzione di una nuova ala del manicomio Arkham che si trovò a visitare. Con una scusa fece allontanare la sua guida ed andò a trovare il Joker al quale mostrò la carta da gioco ritrovata nella galleria. Il criminale prima fissò la carta, poi lui ma non lo vide veramente, era come se fosse trasparente. E fu allora che capì che al Pagliaccio non interessava chi ci fosse veramente dietro la maschera e che il solo parlare dell'argomento "Bruce Wayne" gli avrebbe rovinato il divertimento.
Per questo era certo che non fosse mai arrivato alla caverna e la sicurezza gli deriva dal fatto che lo conosce troppo bene. E, rivolgendosi ad Alfred, gli domanda come avrebbe fatto a spiegarlo agli altri. Inoltre, parlando del discorso che ha fatto sul perché si rifiutasse di ucciderlo, il Joker aveva ragione. Non lo faceva per via delle regole che si era auto imposto o per quel che rappresenta. Il vero motivo è che se dovesse ucciderlo, potrebbe nascere un criminale peggiore di lui o che magari potrebbe ritornare in vita ancora più cattivo. Alfred lo rassicura dicendogli che oramai è finita.
Bruce chiude la porta e riceve un messaggio di Tim che lo informa di un impegno improvviso e che non riuscirà a venire alla cena. Dopo poco, anche gli altri, con una scusa, vengono meno. Non avendo impegni, raggiunge il computer della Bat-Caverna e scopre che è riuscito ad identificare l'isotopo nella tossina del Joker.
E' l'elemento 105, Dubnio, conosciuto anche come Hahnio il cui simbolo dell'elemento è HA che, ripetuto più volte, riporta, ironicamente, ad una risata...
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