Autore: Grant Morrison - Frank Quitely
Collana: DC Deluxe
Editore: Lion Comics
Formato: 18,3 X 27,6
Pagine: 288
Caratteristiche: Cartonato
Prezzo: € 22,00
Devo dire la verità?
Nella mia "carriera" di lettore di fumetti non mi sono mai lasciato condizionare dal nome dell'autore o dalla fattura di un albo. Mi sono sempre ripromesso di acquistare solo serie regolari ed evitare di "distrarmi" con storie autoconclusive o fuori continuty. Poi capitano momenti in cui non puoi non dedicarti a qualcosa di diverso ed a me è successo con Superman All Star di Grant Morrison...
Egli è uno di quegli autori che è sempre sulla bocca di tutti, idolatrato ed odiato alla stessa maniera. Come accennato precedentemente, non ho mai seguito un eroe basandomi su chi ne scriveva le storie che ho sempre considerato come frutto di un unico autore ideale. Quando leggi tanto, però, cominci a capire la diversità di scrittura di ognuno di loro e sai distinguere il prodotto bello e quello meno bello. Sono entrato in possesso del volume per caso, mentre parlavo con il mio spacciatore di nuvole parlanti personale e, sapendo dell'apprezzamento generale verso quest'opera, ho deciso di acquistarlo.
Ad una prima lettura non riuscivo a comprendere il motivo per cui Superman All Star fosse tanto acclamato. Mi era sembrato un elseworld come tanti, ottimamente disegnato, ma che non aggiungeva nulla in più che non sapessi già sul personaggio. Nonostante fossi sicuro di averlo giudicato come meritava, c'era qualcosa che non mi tornava. Di tanto in tanto mi venivano dei flash di alcune scene e ho cominciato a comprendere che forse non mi aveva detto tutto o, mi correggo, ero io a non averlo capito pienamente. Così l'ho ripreso dallo scaffale e me lo sono riletto, lentamente e godendomi ogni minimo particolare, pagina dopo pagina.
La storia, ovviamente, ha per protagonista l'Ultimo Figlio di Krypton, l'essere più forte che sia mai esistito, capace di spaccare un mondo con un pugno se solo lo volesse, impegnato ad affrontare la sua sfida più grande: la morte! A seguito di un folle piano orchestrato da un geniale Lex Luthor condannato a morte, l'Uomo d'Acciaio si ritroverà avvelenato dallo stesso elemento che lo rende "super" e non potrà fare nulla per cambiare la sua situazione.
Avendo già letto qualcosa sulla sua morte (contro Doomsday in Death of Superman o in altri elseworlds come Kal o Super Seven) non mi ha stupito particolarmente che anche Morrison avesse preso in esame questa scelta narrativa. Ciò che però la differenzia dalle altre è il percorso che Clark Kent compie per raggiungere la fine. Calmo, pacato, consapevole di quanto sta accadendogli ma conscio della responsabilità che ha di portare avanti la sua crociata di fare del bene. In alcuni punti sembra ultraterreno, divino, E, proprio come Dio, è pieno di compassione verso il genere umano. A tal riguardo è significativa e bellissima una scena in cui l'Uomo d'Acciaio va a salvare una ragazza che era pronta a suicidarsi, dicendole una frase che, oltre a toccarvi l'anima, è la sintesi, fondamentalmente, di tutto ciò che è Superman!
Forse è proprio questo ciò che Morrison voleva fare con All Star Superman. Far arrivare dentro ognuno di noi ciò che effettivamente è l'Uktimo figlio di Krypton. Così, avendo l'opportunità di non essere sottomesso alla rigorosa e complessa continuity, inserisce elementi presi da tutti i 70 anni e passa di storia editoriale del personaggio, accorpando anche quelli creati da lui, come i Superman del futuro, dando modo ai lettori di tutte le età di avere un punto di contatto e fargli sentire, in questo modo, il personaggio come proprio.
Veramente tante sono le chiavi di lettura di quest'opera che sto quasi cominciando a credere debba essere studiata a scuola. Tralasciando il fattore del divino, in cui Superman arriva addirittura a creare un intero universo, c'è anche quello mitologico. Infatti, nella trama, Kal-El è portato ad affrontare 12 particolari fatiche prima di morire, un pò come accadde all'Eracle del mito. Non vi racconto quali, altrimenti vi rovino la lettura.
Un'altro concetto è il tempo. Esso è presente per quasi tutta la saga ma in alcuni punti viene approfondito e, paradossalmente, annullato. Nonostante la storia termini in 12 albi, essa non finisce e potrebbe ricominciare da zero entrando in un loop infinito. E' emozionante quando vediamo Superman ammirare i progressi evoluzionistici dell'universo che ha creato e scopriamo che, sulla "sua" Terra, ci sia un certo Joe Shuster che ha appena finito di disegnare il bozzetto del suo "superuomo" ed immaginiamo tutta la storia editoriale dell'Uomo del Domani fino a tornare al punto da cui è partito tutto, cioè a Superman che crea un universo ed, in automatico, a noi che stiamo leggendo All Star Superman. E' geniale!
Tralasciando altri elementi che lascio volentieri scoprire a voi, un grosso plauso va a Frank Quitely, che col suo stile grafico ha dato solennità ad una storia che, a tutti gli effetti, è il testamento di Superman per il mondo. Il tratto dell'artista, espressivo, dettagliato e retrò, aggiunge quel qualcosa in più che rende la storia perfetta. Tornando al concetto di tempo, sembra quasi di star sfogliando un fumetto graficamente antico ma che in realtà è moderno come non mai. I personaggi e gli oggetti sembrano vivi e tangibili e, visto che il tema principale è una morte, ne danno ulteriore importanza e spessore.
Più ci penso e più mi rendo conto di aver letto, probabilmente, la storia definitiva dell'Uomo d'Acciaio. Quella che ha riassunto in appena 300 pagine una storia lunga quasi ottant'anni e che offre al lettore l'essenza principale del primo e più grande eroe mai creato. A rincarare la dose ci pensa anche Planeta deAgostini, che ci propone un'edizione cartonata qualitativamente perfetta ed economica (22 euro) anche se priva di extra come bozzetti preparatori o interviste.
Concludo riportando le parole di Mark Waid che firmando l'introduzione al volume, afferma di "aver letto realmente ogni storia di Superman, ma nessuna migliore di questa". Che aspettate, quindi, a procurarvela?
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