giovedì 27 novembre 2014

The NEW 52 Story: Batwing [Parte 2]


Massacro è a piede libero, capace di organizzare attentati che mettono a repentaglio la vita di poveri innocenti. Inoltre, è ancora intenzionato a sterminare il gruppo di eroi africani detti "Il Regno" e non si fermerà fino a quando non avrà portato a termine la sua missione. Con l'aiuto di Batman, David Zavimbe scoprirà per quale motivo quel criminale ce l'ha tanto con i vecchi eroi e ciò che scoprirà potrebbe non piacergli!


Titolo: Like a Nightmare Coming to Life
Tratto da: Batwing #5
Data: Marzo 2012
Pubblicazione italiana: Batwing #2
Data: Novembre 2012

David si risveglia da un incubo in cui stava rivivendo un aneddoto di undici anni prima, quando diede fuoco ad una persona per seguire gli ordini del generale Keita.

Matu gli chiede se ha voglia di parlare di cosa ha sognato ma David non ne ha voglia, preferendo andare a fare un giro di ronda in attesa di entrare in azione con Batman per cercare di catturare Massacro quel giorno stesso.

Oggi, infatti, viene inaugurato un museo nella Cittadella, il vecchio rifugio del gruppo di eroi non più in attività noti come "Il Regno" ed è quasi certo che Massacro si farà vivo, visto che ha già ucciso tre membri di quella squadra.

David, incontra Kia e la donna gli dice che è sorpresa di trovarlo li, visto quanto si sente a suo agio dietro una scrivani. Lui le risponde che non è poi così difficile e che trova invece stupito di come lei sia tornata in attività nonostante ciò che ha combinato Massacro alla stazione di polizia. Lei gli dice che sarebbe stato irrispettoso verso chi è morto se non facesse del suo meglio per andare avanti e lui le dice che non è un male sopravvivere. Conclude dicendola che si è salvata perchè è una donna. Quest'affermazione sessista fa innervosire la collega che se ne va via offesa.

Matu gli rinfaccia come abbia gestito male quella discussione ma David taglia corto chiedendogli dove si trovi Batman. Gli viene detto che è dentro al museo.

Bruce Wayne, infatti, sta ricevendo i ringraziamenti del Sig.Kone per la generosa offerta che ha permesso l'apertura di quel museo. Questi, dopo aver spiegato l'importanza del "Regno", gli domanda se l'uomo che finanzia la Batman Inc. contribuirà a fermare l'assassino che sta uccidendo i membri di quel gruppo.

Improvvisamente, degli uomini mascherati fanno fuoco e Kia si trova accanto uno di loro. Batwing interviene e la donna gli dice che non è lo stesso uomo che ha attaccato alla stazione di polizia. Va da Batman ed insieme si battono con quei criminali, fino a quando non viene attivata una bomba, che sgretola il pavimento sotto di loro e distrugge parte della Cittadella.

Batman riesce a salvare il Sig. Kone e Batwing, furioso acciuffa uno dei malviventi e, chiedendo a Matu di rintracciare l'ultima telefonata che questi ha ricevuto, scoprono dove si trova Massacro. E' a Giza, in Egitto!

Titolo: ... I Am Appiest When at War...
Tratto da: Batwing #6
Data: Aprile 2012
Pubblicazione italiana: Batwing #2
Data: Novembre 2012

Tre anni fa, David assisté all'ennesimo esempio di corruzione nella polizia. Era di pattuglia con un collega che, vedendo un trafficante d'armi collegato ai Signori della Guerra, decise di non fare nulla poichè li avevano pagati più che bene. Fu allora che decise che non sarebbe più rimasto a guardare mentre altri mostri contribuivano a far del male alla sua gente.

Oggi, a Gaza, Massacro sta per uccidere un eroe del "Regno", David Balogun, che un tempo si faceva chiamare Steelblack, l'Uomo Macchina. Il criminale viene distratto dall'arrivo di Batwing e, rinchiudendo in un pullman la sua preda per poterla sgozzare successivamente, si dedica al nuovo venuto.

Un anno prima, a Tinasha, David sgominò una banda di trafficanti d'armi a mani nude e questo attirò l'attenzione di Batman, che già da tempo lo stava monitorando e che in quel momento gli offrì il proprio aiuto per la campagna che stava affrontando.

Batwing e Massacro combattono ed anche se quest'ultimo è svantaggiato riesce a bloccare al muro l'alleato di Batman, infilzandogli un'ala con il suo machete. Allontanandosi, dice una frase che David sa di aver già sentito precedentemente, quando era sotto gli ordini del Generale Keita, e non riesce a credere possa essere lui, dato che lo condannò a morte certa.

Massacro da fuoco al pullman e se non fosse intervenuto Batwing giusto in tempo, sarebbero morti tutti coloro al suo interno. Nel salvarli, è riuscito anche a ferire il criminale che è però scappato.

Batman e Batwing interrogano David Balogun e questi racconta loro che, quando era in attività, il "Regno" ha tradito l'Africa, condannando a morte oltre cinquantamila persone. Batman interrompe la discussione, poichè reputa più importante raggiungere il resto del gruppo prima che Massacro li preceda.

Balogun gli risponde che una di loro, Deity vive nella natura selvaggia e non verrà trovata facilmente, mentre gli altri due, Razorwire e Staff, sono negli Stati Uniti, a Gotham City!

Titolo: But There Were Consequences For Us
Tratto da: Batwing #7
Data: Maggio 2012
Pubblicazione italiana: Batwing #2
Data: Novembre 2012

Durante il viaggio verso Gotham, David Balogun racconta ciò che fece il "Regno" anni prima.

Una settimana prima che la loro nazione diventasse la Repubblica Democratica del Congo, lui e la sua squadra combattevano per la libertà del loro paese. Era una guerra su tre fronti. Da una parte c'era il dittatore Masika Okura che diffondeva guerre ed atrocità, da un'altra i Signori della Guerra che fomentava l'odio tribale e arruolava bambini per combattere le loro battaglia e da un'altra ancora c'era la Repubblica del Popolo, dei rivoluzionari che si battevano contro il Governo ed i Signori della Guerra.

Il "Regno" sentiva quella battaglia come se fosse l'unica ragione di vita e combattevano per la libertà. Restava solo da invadere la capitale e sconfiggere ciò che restava dell'esercito di Okura ma il gruppo decise che il merito doveva ricadere sui cittadini ed avrebbero lasciato che l'ultima battaglia a loro. Okura, però, aveva altri piani e loro dovettero commettere un'atrocità.

Batman, intanto, viene a sapere dal suo gruppo a Gotham, che non ci sono tracce dei loro obiettivi, che mancano da casa da giorni e che non hanno modo di scoprire come rintracciarli, non conoscendo neppure i motivi per cui quei due sono nei guai. Batman gli fa sapere che su quest'ultimo punto ci stanno lavorando proprio in quel momento.

Balogun continua il suo racconto. Ad un certo punto, Okura strinse un alleanza con i Signori della Guerra ed i rispettivi eserciti che si schierarono proprio sulla strada dove s'era incamminato l'esercito del popolo per l'attacco finale. Il "Regno" non avrebbe mai fatto in tempo per impedire quanto stava accadendo, sia perchè troppo lontani, sia perchè stanchi e provati dalle varie battaglie. Okura, però, li contattò per offrirgli un accordo.

Lui avrebbe ordinato la resa ai suoi, in cambio il "Regno" l'avrebbe dovuto scortare fuori dal Congo, non l'avrebbero fatto arrestare né avrebbe subito una punizione per i suoi crimini. Okura lascio che i Signori della Guerra affrontassero da soli l'esercito del popolo ed il "Regno" non fu in grado di impedire la carneficina che ne scaturì, provocando oltre cinquantamila morti, compresi donne e bambini.

Quando fu a distanza di sicurezza, Okura si arrese e questo portò una rottura all'interno del gruppo, visto che non tutti erano d'accordo che quel criminale se ne andasse impunito dopo le nefandezze che aveva combinato. Litigarono e Josiah Kone, scienziato, tecnico ed armaiolo, era il più deluso da quanto accaduto ed arrivò a litigare fisicamente con il leader del gruppo che lo colpì con un pugno. Kone li abbandonò senza proferire parola e successivamente, il "Regno" si sciolse, portando per sempre addosso la vergogna di quanto successo.

Mentre meditano su quanto ascoltato, Batman e Batwing vengono contattati dagli alleati di Gotham che gli comunicano di aver trovato una pista e di essere già sul posto. Nightwing, Robin e Batwoman fanno irruzione e scoprono il cadavere di un altro componente del "Regno", Razorwire, e vengono accolti con una scaricata di raggi laser.

Massacro fa la sua comparsa ed ha, alle spalle, l'armatura di Steelback come supporto. Il vecchio proprietario, spaventato e sorpreso di trovarla in mano a quel criminale, ordina a Batman di dire ai suoi di scappare immediatamente!

Titolo: What I Am... Was Born From Death
Tratto da: Batwing #8
Data: Giugno 2012
Pubblicazione italiana: Batwing #2
Data: Novembre 2012

Nightwing attacca Massacro lasciando a Robin il compito di distruggere l'armatura di Steelback. Batman e Batwing irrompono nel locale e quest'ultimo si lancia su Massacro, deciso a farla finita una volta per tutte. Il Cavaliere Oscuro, chiede supporto a Balogun per sconfiggere la sua armatura.

Massacro deride Batwing dicendogli che ha volato per mezzo mondo scoprendo che i colpevoli di tutto erano già stati puniti. David non vuole sentirlo parlare di colpevoli, proprio lui che ha causato tanto dolore assassinando degli eroi e schiavizzando bambini. Gli dice che sa che è il Generale Keita, ma Massacro lo colpisce forte, e gli urla che non ha nulla a che vedere con quel mostro.

Nightwing è sorpreso di quanto resistente sia quell'armatura, dato che non le riesce a fare un graffio con nessuno dei suoi gadget. Balogun gli dice che deve concentrarsi nella zona del collo e del torso ma Dick gli fa notare che tutto ciò che stanno ottenendo è che si sta arrabbiando ancora di più. Robin lo colpisce da sotto dando modo a Batman di saltargli sul dorso e premere il pulsante d'arresto. La corazza si apre ed è vuota, ma dal suo interno esce un rumore sempre più forte che fa capire al vecchio proprietario che si è attivata l'autodistruzione.

Batwing intanto continua a lottare con Massacro ed è convinto che sia Keita fino a quando uno dei suoi pugni non fa volare via la maschera dell'avversario mostrandogli il volto di suo fratello Isaac. Questi gli dice che il "Redentore" l'ha aiutato a ricordare ciò che avrebbe dovuto essere e gli ha mostrato ciò che doveva sapere.

Batman ordina a Batwing di andarsene immediatamente perchè l'armatura sta per esplodere. Quando David chiede al fratello di andare con lui, un'enorme esplosione distrugge tutto.

Seguendo il segnale di colui che controllava da lontano la corazza di Steelback, Batwing irrompe in un palazzo abbandonato, prendendo per il collo colui che la stava guidando. Questi è Josiah Kone, l'uomo che creò il Quartier Generale del "Regno" e le loro uniformi.

Kone gli dice che, dopo tutto quello che avevano passato e tutte le battaglie vinte, gli eroi avevano lasciato andare quell'animale, un mostro responsabile di un genocidio, senza che potesse pagare per quanto fatto. Passò anni a dar loro la caccia, scoprendo cosa erano diventati e meditando la sua vendetta, facendogli pagare per tutto il dolore che hanno causato.

Gli dice che era lui il "Redentore" e che aveva trovato Isaac nella giungla, dove viveva come un animale. Lui lo ha recuperato e gli ha parlato del "Regno" trasformandolo lentamente nella sua arma vendicativa. Ma ora che è tutto finito, aspetta di morire come un vero guerriero. Purtroppo per lui, Batman non è dello stesso avviso.

Alla Batcaverna, il Cavaliere Oscuro comunica a David che Kone rimarrà negli Stati Uniti fino a quando il Congo non chiederà l'estradizione e presume che sarà li dove verrà processato e condannato. Nightwing e Robin stanno perlustrando il luogo dell'esplosione per cercare qualche indizio che possa portarli da Massacro, ma di lui non c'è traccia ed è fuggito.

David gli dice che spetterà a lui ritrovarlo, lo ha già perso una volta e non vuole che la storia si ripeta. Confessa poi a Batman che non sente di poter continuare la sua crociata perchè ha fatto troppo male in vita sua ed ha permesso che suo fratello diventasse un mostro. Non reputa possibile che un ragazzo generato da tanto orrore possa trasformarsi in un guardiano.

Batman gli risponde che anche lui è stato generato dalla morte e che quella è la loro lotta. Deve considerarsi un eroe che rende onore a tutti loro con la sua forza.

David ricorda un momento di qualche anno prima, di lui ed il fratello che, mentre erano in missione per Keita, pensavano ai loro genitori ed a come erano felici il giorno del compleanno di Isaac e di come adesso, sentono forte la loro mancanza...


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